Con l'obiettivo di colmare il divario tra la finanza tradizionale e il proprio ecosistema blockchain, Polkadot presenta una divisione dedicata ai mercati dei capitali, sottolineando la volontà del network di attrarre operatori istituzionali in un contesto in cui gli asset digitali si affermano sempre più.

Presentato martedì, Polkadot Capital Group nasce in risposta alla crescente domanda istituzionale di asset digitali e al miglioramento della chiarezza normativa negli Stati Uniti.

La finalità è collegare la finanza tradizionale con l'infrastruttura di Polkadot, aiutando le istituzioni a cogliere opportunità nella gestione patrimoniale, nel settore bancario, nel venture capital, negli exchange e nel trading over-the-counter.

La divisione presenterà casi d'uso pratici nella finanza decentralizzata, nello staking e nel settore in rapida crescita della tokenizzazione dei RWA (real-world asset).

Stando a quanto dichiarato dal responsabile di Polkadot Capital Group, David Sedacca, il team sta già perseguendo partnership con asset manager, broker e allocatori.

Pur avendo sede nelle Isole Cayman, la divisione è stata influenzata anche dai recenti progressi normativi negli Stati Uniti, tra cui l'approvazione della legge sulle stablecoin GENIUS e l'avanzamento da parte della Camera dei Rappresentanti di disegni di legge separati sulla struttura del mercato crypto e sulle misure anti-CBDC.

Lanciata nel 2020, Polkadot occupa il 24° posto nella classifica delle blockchain per capitalizzazione di mercato, con un valore di circa 6,1 miliardi di dollari, in base ai dati di CoinMarketCap. La sua caratteristica distintiva è un'architettura multichain che consente a blockchain indipendenti, note come parachain, di connettersi e interagire tra loro.

Indirizzi mensili attivi di Polkadot. Fonte: TokenTerminal

Blockchain assume carattere istituzionale con la tokenizzazione, mentre le stablecoin acquistano slancio

Il pivot dei mercati dei capitali di Polkadot emerge in un contesto in cui sempre più aziende blockchain stanno riallineando le proprie strategie per intercettare la domanda istituzionale in aree quali la tokenizzazione degli asset, l'emissione di obbligazioni e il settlement di stablecoin.

Tokenizzazione on-chain, un mercato valutato circa 26,4 miliardi di dollari, è uno dei principali driver del coinvolgimento della TradFi nella blockchain. Fonte: RWA.xyz

Come riportato a dicembre, la società di titoli tokenizzati Prometheum ha raccolto 20 milioni di dollari per espandere i propri sforzi volti a portare i titoli tradizionali su blockchain.

A giugno, Digital Asset ha ottenuto 135 milioni di dollari al fine di espandere la propria Canton Network, una blockchain creata per gli istituti finanziari regolamentati che ha già sperimentato la tokenizzazione di obbligazioni, oro e altri asset.

Parallelamente, Polygon avanza nella sua strategia sui mercati dei capitali attraverso Obligate, partner di Capital Système Investissements per l'emissione di obbligazioni su Polygon tramite USDC (USDC).

Gli istituti finanziari tradizionali hanno riconosciuto il potenziale della blockchain per ridurre i costi, velocizzare le transazioni e ridurre gli attriti nel settore bancario. Come riportato da Cointelegraph, anche Goldman Sachs e BNY Mellon hanno sviluppato una sandbox per fondi monetari tokenizzati con settlement 24 ore su 24.