Il prezzo di Bitcoin ha superato con facilità i 20.000$ al terzo test, anche grazie ad un'impennata del volume degli acquisti. Dopo il breakout, gli analisti prevedono che la criptovaluta dominante salirà fino ai 30.000$. Tuttavia, nel breve termine, le aspettative di un ritiro stanno crescendo.
Nel breve termine, ci sono argomentazioni convincenti sia per una crescita che per un calo. I trader più ottimisti affermano che l'impennata oltre i 20.000$ ha confermato una nuova bull run: senza alcuna resistenza tecnica al di sopra di tale livello, prevedono una continuazione del rally. Poiché non ci sono dati storici su cui basarsi oltre i 20.000$, Bitcoin (BTC) è entrato in un territorio inesplorato.
Gli analisti più prudenti, invece, si aspettano che Bitcoin affronti una contrazione nel prossimo futuro. Il livello dei 20.000$ rimane un livello di supporto interessante perché è il precedente massimo storico, raggiunto nel dicembre 2017. Il retest del precedente picco è un pattern classico nel mondo della finanza: azzererebbe tutto e renderebbe il mercato dei derivati meno affollato.
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Quale sarà la direzione di Bitcoin nel 2021?
Il mercato delle opzioni sta valutando un potenziale rally di Bitcoin tra i 36.000 e i 50.000 dollari nel medio termine. Questo dimostra che molti trader di opzioni si aspettano che Bitcoin continui ad apprezzarsi nel 2021. Una tendenza rialzista più ampia tra l'inizio e la metà del 2021 implicherebbe che BTC andrebbe a replicare il trend già verificatosi nel 2017: nel 2016 è avvenuto il secondo halving di Bitcoin e 15 mesi dopo ha raggiunto un picco di quasi 20.000$.
Denis Vinokourov, responsabile della ricerca di Bequant, ha detto a Cointelegraph che i prezzi delle opzioni di Bitcoin a 36.000$ non significano necessariamente che i trader si aspettano che l’asset raggiunga davvero quella cifra. Ad esempio, ci ha spiegato che la probabilità di uno strike a 36.000$ è attualmente al 12%, cioè relativamente bassa. Sebbene 36.000$ e $52.000$ siano livelli che potrebbero essere effettivamente raggiunti, per il momento è alquanto improbabile:
"Il mercato delle opzioni si muove su varie direttrici: da un lato il trading del mis-pricing e l'hedging, ma non bisogna dimenticare le directional play. Il fatto che ci sia un enorme Open Interest che poggia su uno strike così alto non significa che il sottostante arriverà a quel livello, anche se è ragionevole aspettarsi una certa attrazione magnetica dei prezzi. C'è anche un alto OI a 52.000 dollari, ma il delta (probabilità) è molto risicato, al 4%."
Guy Hirsch, managing director per gli Stati Uniti di eToro, ha detto che l'interesse per le opzioni suggerisce che potrebbe verificarsi una crescita di BTC fino ai 30.000$, ma ha anche sottolineato che è troppo presto per fare previsioni attendibili, specialmente se consideriamo che BTC ha appena superato il massimo storico. Sono passati soltanto tre giorni da quando BTC ha oltrepassato la soglia dei 20.000$, e deve ancora trovare un livello di supporto e dei livelli di resistenza a breve termine.
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Lo scenario ribassista a breve termine pone Bitcoin a 20.000$
Sia Vinokourov che Hirsch prevedono che si verificheranno dei cali dopo il recente rally. Storicamente, durante le bull run del 2017 e nel 2019, Bitcoin ha avuto ribassi tra il 20% ed il 40%, che sono stati utili per resettare il mercato dei derivati. Questi momenti discendenti possono rendere i rally più sostenibili perché evitano che le tendenze rialziste si surriscaldino.
Hirsch ha detto a Cointelegraph che 20.000 e 15.000 dollari sono aree potenziali in cui Bitcoin potrebbe tornare se la fiducia diminuisse. Ma se lo slancio rialzista di Bitcoin continuasse a rafforzarsi, egli ritiene che potrebbe semplicemente consolidarsi ad un livello più alto. Ma anche se si verificassero delle perdite, a suo parere i cali sarebbero di breve durata grazie dell'evidente incremento della domanda istituzionale.
Hirsch ha spiegato:
"Ci consolidiamo e ci muoviamo più in alto man mano che le istituzioni approfittano dell'opportunità di acquisto, oppure la fiducia cala e vedremo un crollo che potrebbe arrivare fino a 15.000 dollari, come alcuni hanno suggerito, tra cui anche JP Morgan".
In generale, gli analisti si aspettano che gli investitori istituzionali acquistino rapidamente durante un’eventuale correzione negativa importante, qualora dovesse verificarsi. Vinokourov ha detto che, se si verificassero delle prese di profitto, sarebbero gli investitori istituzionali che riequilibrano i loro portfolio. Quindi, in questo scenario, gli investitori retail potrebbero iniziare ad acquistare il dip, mentre i player istituzionali riprenderanno ad accumulare BTC in seguito.
Anche se le istituzioni hanno continuato ad acquistare per tutto il 2020, alcune hanno iniziato ad incrementare la propria esposizione sin da quando l’asset era ad appena 4.000$:
"L'azione sui prezzi dopo il superamento dei 20.000 dollari è stata unilaterale, ma, così com'è, non c'è segno che la liquidità si sia prosciugata o che i market maker si siano sbagliati. Le fluttuazioni rimangono invece ben gestite grazie all'afflusso di vendite al dettaglio ed istituzionali. Gli investitori retail non sembrano ancora contemplare il profit-taking, quindi qualsiasi riequilibrio da parte delle istituzioni sarà probabilmente compensato da un calo del flusso di acquisto."
Il miglior scenario per Bitcoin?
Bitcoin è in continua crescita sin da settembre, se escludiamo un singolo grande calo a 16.000$ avvenuto a novembre. A parte questo, BTC non ha avuto lunghe flessioni come nel 2017. Alcuni analisti si sono chiesti se le dinamiche di mercato siano cambiate e se è ora meno probabile che si verifichino grandi cali.
Una delle ragioni principali dietro la mancanza di crolli considerevoli è la sempre minore dipendenza di Bitcoin dal mercato dei futures. I volumi spot sono aumentati, alimentati dalla crescente domanda istituzionale di società come Grayscale, CME e Bakkt. Di conseguenza, gli squeeze, sia long che short, potrebbero avere un impatto minore sull'andamento dei prezzi.
Il trend più favorevole per Bitcoin, secondo Hirsch, sarebbe la creazione di una chiara area di supporto e, almeno per un po’ di tempo, l'abbassamento della volatilità. Essa è aumentata intensamente per un periodo prolungato, scuotendo i mercati ogni volta che si è verificata un’importante oscillazione del prezzo. Secondo Hirsch è importante "rendersi conto che, ogni mese che passa, abbiamo costantemente raggiunto livelli più alti, anche nei momenti di calo. Quest'ultimo aspetto è particolarmente importante, perché è un forte indicatore di una crescente adozione".