Stando a quanto riportato dal Bangkok Post, Prinya Jaravijit, il cittadino thailandese che avrebbe truffato un investitore finlandese per l'equivalente di 24 mln di dollari in Bitcoin (BTC), è stato arrestato nell'aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok.

Secondo il giornale, Jaravijit è arrivato a Bangkok dagli Stati Uniti, dove avrebbe passato gli ultimi due mesi dopo l'arresto di suo fratello, anch'egli responsabile dello stesso crimine.

Poco dopo l'arresto, Jaravijit, ricercato con l'accusa di cospirazione per frode e riciclaggio di denaro, è stato consegnato alla polizia locale. I suoi avvocati sarebbero pronti a richiedere il rilascio su cauzione.

Secondo il Bangkok Post, a gennaio l'investitore finlandese Aarni Otava Saarimaa ha sporto denuncia presso la Crime Suppression Division (CSD) della Thailandia insieme al suo socio d'affari tailandese Chonnikan Kaewkasee. I due sostenevano che Jaravajit e altri sei sospettati li avessero spinti ad investire l'equivalente di 24 mln di dollari in BTC in uno schema che coinvolgeva tre compagnie e il token per il gioco d'azzardo Dragon Coin (DRG).

Tuttavia, Saarima e Kaewkasee non hanno mai ricevuto dividendi dal cosiddetto investimento, né sono stati invitati al meeting degli azionisti. La CSD sostiene che i fondi sono stati prelevati dai loro wallet BTC, convertiti in baht e poi spesi dai presunti truffatori.

Ad ottobre, l'ufficio antiriciclaggio della Thailandia ha confiscato fondi alla famiglia Jaravijit per un totale 6,4 milioni di dollari, e sarebbe pronto a condannare i sospettati per il reato di frode.

Dopo l'arresto di suo fratello, Prinya Jaravijit scappò negli Stati Uniti per evitare le accuse. Non avendo rispettato l'ordine di tornare in Thailandia entro l'8 ottobre, il Ministero degli Esteri thailandese procedette con la revoca del passaporto, rendendo così illegale il suo soggiorno negli Stati Uniti.