Secondo quanto riportato il 13 marzo da Bloomberg, Ripple Labs Inc., società del sistema di pagamento Ripple, avrebbe perso l'opportunità di tenere l'udienza giudiziaria con il suo rivale R3 nel suo stato d'origine, la California.

A settembre, il consorzio R3 ha intentato un'azione legale contro Ripple a Delaware e a New York, accusandola di aver violato un accordo preliminare tra le due società in merito all'acquisto di valuta digitale XRP. Il contratto prevedeva un'opzione che avrebbe permesso a R3 di acquistare fino a 5 miliardi di token XRP ad un prezzo di 0,0085$ ciascuno in qualsiasi momento entro fine 2019.

 

Ripple ha inoltre depositato una controdenuncia in California, accusando il suo ex partner di aver violato una serie di impegni associati all'accordo.

Quando le due società iniziarono a farsi causa l'un l'altra, il valore dei token previsti dal contratto era di poco superiore a un milione di dollari. Tuttavia, dopo diversi mesi di procedimenti giudiziari, il prezzo di XRP è aumentato, e i 5 miliardi di XRP in questione ora valgono circa 3,85 miliardi di dollari.

 

La denuncia di Ripple contro R3 è stata però archiviata, così come la richiesta di ricorso presentata alla corte d'appello di San Francisco.

Ad ottobre, anche la denuncia presentata al tribunale di Delaware è stata archiviata, e quindi l'esito di questa battaglia legale dipenderà unicamente dalla decisione del tribunale di New York.

Come ha dichiarato Ripple, il fatto di dover portare il caso davanti a un tribunale di New York causerebbe "danni irreparabili alla compagnia".