Come riportato nella giornata di oggi da Jakarta Post, il Consiglio di Supervisione per il Commercio dei Future del Ministero del Commercio indonesiano (Bappebti) ha firmato un decreto per rendere le criptovalute commodity negoziabili sui mercati azionari.

Secondo Dharma Yoga, capo del Dipartimento di Supervisione e Sviluppo dei Mercati del Bappebti, dopo aver studiato le criptovalute per quattro mesi, l'ente ha deciso di considerarle come commodity.

Dharma ha anche dichiarato che il governo indonesiano rilascerà una legislazione riguardante exchange, tassazione, lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.

Per delineare le nuove regolamentazioni, il Bappebti lavorerà assieme agli exchange di criptovalute, che dovranno presentare dei report sulle specifiche dei prodotti e sulle loro procedure di trading. Inoltre, collaborerà anche con Bank Indonesia (BI) e con diverse agenzie governative, finanziarie e fiscali.

Tuttavia, Bank Indonesia ha dichiarato di non riconoscere le valute virtuali come strumenti di pagamento, e proprio per questo lo scorso novembre due exchange di criptovalute hanno chiuso i battenti. A gennaio, BI aveva anche messo in guardia i cittadini dall'utilizzo di criptovalute, citandone i rischi.