Negli Stati Uniti, un giudice federale ha stabilito che il dipendente di un importante exchange, il quale aveva rivelato l'ubicazione dell'azienda, non ha violato i suoi segreti commerciali.
Secondo i documenti del tribunale, depositati in data 22 settembre, il giudice distrettuale Maxine M. Chesney ha respinto la causa intentata da Payward, la società che possiede l'exchange Kraken, contro l'ex dipendente Nathan Peter Runyon. L'uomo era stato accusato di appropriazione indebita di "segreti commerciali", in quanto aveva rivelato pubblicamente l'indirizzo dell'exchange a San Francisco nonché effettuato l'accesso a uno dei computer protetti dell'azienda.
Il giudice ha stabilito che l'indirizzo non rappresenta per Payward un vantaggio competitivo sulla concorrenza, e che l'accesso al computer protetto non avrebbe causato alcun tipo di perdita o danno economico per l'azienda.
Runyon ha reso pubblico l'indirizzo della compagnia in una causa intentata nel novembre 2019 contro l'exchange, a causa di una presunta violazione del contratto. L'uomo aveva accusato Kraken di aver condotto pratiche commerciali immorali e illegali, frodato i dipendenti, violato le sanzioni, mentito in merito agli indirizzi dei dirigenti dell'azienda e di averlo personalmente discriminato, in quanto veterano militare disabile.
Payward ha a sua volta intentato una causa contro Runyon, a marzo di quest'anno, sostenendo di mantenere segreti gli indirizzi per proteggere l'azienda e i suoi dipendenti da minacce e rapimenti. La compagnia ha inoltre sottolineato che, rendendo pubblico l'indirizzo, Runyon avrebbe violato i termini del proprio contratto originale, risalente a quanto l'uomo lavorava come analista finanziario per conto dell'exchange fra marzo 2018 e agosto 2019.
Il giudice Chesney ha dichiarato che Payward avrà diritto a presentare un reclamo contro tale decisione entro il 9 ottobre.