La U.S. Securities and Exchange Commission (SEC) e Ripple Labs hanno entrambi chiesto che un giudice federale si pronunci immediatamente sulla questione relativa alla violazione delle leggi statunitensi sulle securities, da parte di Ripple con la vendita di XRP.
In mozioni separate depositate il 17 settembre da Ripple e dalla SEC, entrambe hanno chiesto un giudizio sommario presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti, Distretto Sud di New York.Â
I giudizi sommari vengono presentati alla Corte quando una parte coinvolta ritiene che ci siano prove sufficienti per emettere una sentenza senza dover procedere al processo.
Entrambe le parti hanno chiesto al giudice Analisa Torres di emettere una sentenza immediata, per stabilire se le vendite di XRP da parte di Ripple abbiano violato le leggi statunitensi sulle securities. Ripple sostiene che la SEC abbia esaurito le risposte per dimostrare che le vendite di XRP costituivano un "contratto di investimento", mentre la SEC è fermamente convinta che sia così.Â
Il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, in un post su Twitter del 17 settembre, ha detto che i documenti hanno chiarito che la SEC "non è interessata ad applicare la legge".
"Vogliono rifare tutto in un tentativo inammissibile di espandere la loro giurisdizione ben oltre l'autorità concessa loro dal Congresso", ha detto.
I documenti di oggi chiariscono che la SEC non è interessata ad applicare la legge. Vogliono rifare tutto in un tentativo inammissibile di espandere la loro giurisdizione ben oltre l'autorità concessa loro dal Congresso. https://t.co/ooPPle3QjI
— Brad Garlinghouse (@bgarlinghouse) September 17, 2022
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Today's filings make it clear the SEC isn’t interested in applying the law. They want to remake it all in an impermissible effort to expand their jurisdiction far beyond the authority granted to them by Congress. https://t.co/ooPPle3QjI
— Brad Garlinghouse (@bgarlinghouse) September 17, 2022
Nel frattempo, il consulente generale di Ripple, Stuart Alderoty, ha osservato che "dopo due anni di contenzioso" la SEC "non è in grado di identificare alcun contratto di investimento" e "non può soddisfare un solo requisito del test Howey della Corte Suprema".
Nella sua mozione per il giudizio sommario, Ripple ha sostenuto che il caso della SEC "si riduce a una rivendicazione eccessivamente ampia della giurisdizione su qualsiasi trasferimento di un asset".
La mozione sostiene anche che la SEC non può stabilire che gli holder di XRP non potevano "aspettarsi ragionevolmente dei profitti" basati sugli sforzi di Ripple, poiché non c'erano obblighi contrattuali tra Ripple e gli holder del token.
Al contrario, la mozione della SEC per il giudizio sommario sosteneva che può esistere un "contratto di investimento" senza un contratto, senza diritti concessi all'acquirente e senza obblighi nei confronti dell'emittente.
Ma Ripple ha sostenuto nella sua mozione che "questa non è e non dovrebbe essere la legge, perché senza queste caratteristiche essenziali non c'è nulla a cui il test di Howey possa essere sensatamente applicato".
Ripple ha invece sostenuto che i profitti derivavano dalle "forze di mercato dell'offerta e della domanda", cosa che la SEC ha "ammesso", secondo la mozione di Ripple.
L'importanza di questa ammissione è stata sottolineata dal Procuratore degli Stati Uniti Jeremy Hogan in un post del 17 settembre su Twitter, affermando che "queste concessioni sono perfette per un giudizio sommario".
Reazione della Community
La presentazione delle mozioni di Ripple e della SEC ha provocato un sentimento per lo più positivo nella comunità XRP, come dimostra la convinzione di un utente Twitter che "la fine è vicina":
La fine è vicina....Assicuratevi che le valigie siano pronte!!! #XRPArmy #xrpthestandard #Tothemoon https://t.co/9aUEex67V0
— Paul Macrae (@PaulMac_1975) September 18, 2022
The end is near….Better make sure those bags are packed!!! #XRPArmy #xrpthestandard #Tothemoon https://t.co/9aUEex67V0
— Paul Macrae (@PaulMac_1975) September 18, 2022
La mozione per il giudizio sommario arriva quasi due anni dopo che la SEC ha citato Ripple, l'ex CEO Christian Larsen e l'attuale CEO Brad Garlinghouse, nel dicembre 2020, per la presunta raccolta di 1,3 miliardi di dollari attraverso la vendita di securities non registrate, sostanzialmente XRP
Se il tribunale esegue il giudizio sommario, la sentenza avrà un profondo impatto sulla definizione di quali criptovalute costituiscono una security ai sensi delle leggi statunitensi sulle securities.
Il token XRP è salito a livelli mai visti da luglio a seguito della presentazione della mozione — raggiungendo quasi 0,40$ ma da allora è sceso leggermente e attualmente è quotato a 0,34$, secondo CoinGecko.