La piattaforma di video-sharing Rumble ha dichiarato di aver acquistato più di 17 milioni di dollari in Bitcoin come parte della strategia di investimento precedentemente annunciata.
In una nota del 12 marzo, Rumble ha dichiarato di aver aggiunto 188 Bitcoin (BTC) al suo portafoglio per un valore di circa 17,1 milioni di dollari. L'investimento, suggerito dal CEO Chris Pavlovski a novembre dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi, è stato presentato come una copertura contro l'inflazione e come parte di una mossa più ampia per approfondire i legami con l'industria crypto.
La piattaforma ha lasciato intendere che potrebbe effettuare ulteriori acquisti di Bitcoin a seconda dei fattori di mercato. Sebbene Rumble non abbia menzionato specificamente Trump o i suoi tentativi di istituire una riserva strategica in Bitcoin e criptovalute a livello federale, i post di Pavlovski sui social media hanno suggerito un forte sostegno alle politiche del Presidente degli Stati Uniti.
Attualmente il cloud di Rumble ospita la piattaforma di social media di Trump, Truth Social — il metodo principale del presidente per le comunicazioni pubbliche — e a gennaio ha stipulato un accordo con il governo di El Salvador per fornire servizi. Cointelegraph ha contattato Rumble per un commento, ma non ha ricevuto risposta al momento della pubblicazione.
Con Bitcoin nel suo bilancio, Rumble si unisce a una lista di società che hanno investito in crypto dopo le elezioni di novembre, tra cui l'azienda di AI Genius Group e la società di software Semler Scientific. Dal 1° gennaio il prezzo delle azioni Rumble è sceso del 34% circa.
Presto il governo degli Stati Uniti potrebbe hodlare Bitcoin
Dal 20 gennaio, l'amministrazione Trump ha approfondito i legami tra il governo statunitense e l'industria crypto attraverso azioni esecutive e politiche.
La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, uno dei maggiori regolatori finanziari del Paese, ha annunciato che avrebbe abbandonato le indagini e le azioni esecutive nei confronti di molte società del settore crypto, accusate di aver effettuato offerte di titoli non registrate. Il 7 marzo Trump ha inoltre ospitato alla Casa Bianca numerosi dirigenti e CEO dell'industria crypto nell'ambito di un summit per discutere la proposta di una riserva nazionale di Bitcoin e di una “crypto stockpile”.
La riserva Bitcoin proposta da Trump — che potrebbe essere codificata in legge se il Congresso procederà con la legislazione — potrebbe vedere tutti i Bitcoin sequestrati dalle autorità statunitensi essere HODLati piuttosto che venduti all'asta. Non è chiaro come questa azione possa influire sul prezzo della criptovaluta.