In Russia, il Ministro dello Sviluppo Economico ha definito il Bitcoin (BTC) una "bolla di sapone" che ha portato a grosse perdite da parte degli investitori.

Durante una recente intervista con l'organo di stampa RBK, il ministro Maksim Oreshkin ha affermato che il valore del Bitcoin è diminuito drasticamente rispetto al massimo di 20.000$ registrato a dicembre dello scorso anno:

"Quando il prezzo del Bitcoin era impennato a 20.000$, e adesso si trova sotto i 4.000$, abbiamo subito detto una cosa molto semplice: il Bitcoin è una bolla di sapone, ora si è sgonfiata e guarda cos'è successo".

Ciononostante, Oreshkin ha sottolineato che le criptovalute "hanno fornito un impeto positivo" all'innovazione tecnologica: l'industria delle monete digitali ha infatti consentito lo sviluppo di nuove tecnologie potenzialmente rivoluzionarie, come la blockchain.

Questo mese, il Presidente del Comitato sui Mercati Finanziari della Duma ha svelato che la Russia è interessata alla realizzazione di una stablecoin nazionale, un vero e proprio rublo russo "nello spazio digitale".

A luglio anche Paul Krugman, vincitore nel 2008 del Premio Nobel per l'economia, ha espresso il proprio scetticismo sulle criptovalute, affermando che "il totale collasso è una possibilità reale":

"Se gli speculatori dovessero avere un momento di dubbio collettivo, temendo improvvisamente che i Bitcoin fossero inutili... beh, allora la criptovaluta perderebbe tutto il proprio valore."