I dirigenti di Tether e Changpeng Zhao di Binance temevano che Sam Bankman-Fried (SBF), l'ex CEO di FTX, stesse tentando di destabilizzare il mercato delle criptovalute nel disperato tentativo di salvare il suo exchange.

La redazione del Wall Street Journal è riuscita a mettere le mani sulla chat di un gruppo Signal – chiamato "Coordinazione Exchange" – che svela una discussione fra Zhao e Bankman-Fried in merito alla stablecoin USDT di Tether.

CZ e altri membri del gruppo temevano che i trade effettuati da Alameda Research stessero tentando di destabilizzare USDT, con conseguenze potenzialmente disastrose per l'intero mercato delle criptovalute. Pare che il CEO di Binance abbia scritto:

"Smettila di provare a sganciare il peg delle stablecoin. Anzi, smettila di fare qualsiasi cosa. Fermati adesso, non causare altri danni."

In una dichiarazione rilasciata al Wall Street Journal, SBF ha negato la veridicità di tali affermazioni. Il presunto gruppo su Signal includeva fra gli altri anche Jesse Powell, co-founder di Kraken, e Paolo Ardoino, Chief Technology Officer di Tether.

La presunta discussione è avvenuta il giorno dopo che Binance annunciasse che non avrebbe salvato l'exchange FTX in difficoltà economiche, citando "report riguardanti una cattiva gestione dei fondi dei clienti e presunte indagini da parte delle agenzie statunitensi." Il 10 novembre, Ardoino di Tether ha anche affermato che la sua società "non pianifica di investire o prestare denaro a FTX/Alameda."

Come riportato da Cointelegraph, il 9 dicembre sono stati rivelati nuovi dettagli sul mancato accordo tra Binance e FTX. In un thread su Twitter, CZ ha definito Bankman-Fried un truffatore e affermato che i dirigenti di Binance erano "sempre più a disagio con Alameda e SBF." Ha inoltre svelato che Bankman-Fried era rimasto sconvolto dalla decisione di Binance, nel luglio del 2021, di ritirare il proprio investimento in FTX.

In risposta, SBF ha affermato che Binance "ha minacciato di ritirare l'investimento all'ultimo minuto" e accusato CZ di aver mentito in merito al suo ruolo nell'affare.