La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha accettato di archiviare la causa contro l'exchange centralizzato Coinbase, accusato di operare come broker di titoli non registrato.
Ma come spiegato dalla stessa Coinbase in un recente annuncio, l'archiviazione deve ancora essere approvata da un commissario della SEC: solo a quel punto la causa sarà ufficialmente ritirata. Il CEO di Coinbase, Brian Armstrong, ha dichiarato:
"Se dovesse andare in porto, sarebbe un evento davvero significativo: non solo per noi ma per l'intera industria delle criptovalute, per i 50 milioni di americani che possiedono crypto e, credo, per il resto del mondo. Rappresenterebbe un segnale importante sulla direzione che stanno prendendo le cose."
La SEC aveva citato in giudizio Coinbase nel giugno 2023, nell'ambito di una serie di azioni legali mirate a classificare molte aziende crypto come broker di titoli non registrati. Questo aveva aumentato notevolmente la pressione normativa e finanziaria sull'industria.
Causa della SEC contro Coinbase, presentata nel 2023. Fonte: SEC
Coinbase risponde alla SEC
Sotto la guida dell'ex presidente Gary Gensler, la SEC aveva accusato Coinbase di non aver registrato i suoi servizi di staking presso l'ente di regolamentazione finanziaria. Nella causa intentata nel 2023, l'agenzia aveva inoltre definito diverse criptovalute dei "titoli non registrati", tra cui Solana (SOL), Cardano (ADA), Filecoin (FIL) e Polygon (POL).
Coinbase ha risposto alle accuse definendo l'azione legale un abuso di potere da parte della SEC, e ha criticato il regolatore aver avviato una causa nonostante nel 2021 avesse già approvato la quotazione pubblica della società sulle borse statunitensi.
L'azienda ha quindi lanciato una campagna di pressione politica insieme a Ripple e ad altre società del settore, donando decine di milioni di dollari a Fairshake, un comitato di azione politica (PAC) che promuove la consapevolezza pubblica sulle normative crypto e fa lobbying presso il governo degli Stati Uniti per ottenere regolamentazioni favorevoli all'industria.
Coinbase ha anche sostenuto il gruppo di advocacy Stand With Crypto, volto a sensibilizzare gli elettori sui legislatori pro-crypto e sulle politiche regolatorie più rilevanti.
"Gli elettori del settore crypto non saranno presi sul serio finché non invieremo un chiaro messaggio ai candidati politici: essere anti-crypto è una cattiva strategia politica," ha dichiarato il CEO Brian Armstrong nel giugno 2024.
Questi sforzi di advocacy potrebbero aver effettivamente influenzato l'esito delle recenti elezioni statunitensi, secondo Tonya M. Evans, professoressa ordinaria presso la Pennsylvania State University.