Caroline Pham, uno dei cinque commissari della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti, ha espresso preoccupazione per le possibili implicazioni di una causa intentata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) contro un ex product manager di Coinbase.

In una comunicazione di giovedì, Pham ha dichiarato che la denuncia della SEC contro l'ex product manager di Coinbase Ishan Wahi, suo fratello Nikhil Wahi e l'associato Sameer Ramani "potrebbe avere ampie implicazioni" al di là del caso stesso, dato che etichetta nove token come "securities", i quali rientrano nella sfera di competenza dell'organismo di regolamentazione. 

La denuncia sostiene che i fratelli Wahi e Ramani hanno praticato insider trading, utilizzando informazioni riservate che Ishan ha ottenuto da Coinbase in merito al listing di token sull'exchange, al fine di effettuare acquisti in anticipo.

In particolare, la SEC ha definito Powerledger (POWR), Kromatika (KROM), DFX Finance (DFX), Amp (AMP), Rally (RLY), Rari Governance Token (RGT), DerivaDAO (DDX), LCX e XYO — 9 delle 25 diverse criptovalute che il trio avrebbe usato per ottenere 1,1 milioni di dollari — come securities. Pham ha dichiarato che le azioni della SEC rappresentano un esempio di "regolamentazione tramite l'imposizione di leggi", invece che "attraverso un processo trasparente che coinvolga il pubblico per sviluppare una politica appropriata con il contributo di esperti" per affrontare la questione se alcuni asset crypto siano o meno securities.

"La chiarezza normativa deriva dalla trasparenza, non dall'oscurità", ha dichiarato Pham. "Dato l'interesse pubblico prevalente e le questioni aperte sullo status legale di vari asset digitali, come alcuni utility token e token legati a DAO, la CFTC dovrebbe usare tutti i mezzi disponibili per adempiere al suo mandato istituzionale di applicare vigorosamente la legge e sostenere il Commodity Exchange Act".

Leggete la mia dichiarazione sulla #SEC contro Wahi, sulla regolamentazione attraverso l'imposizione di leggi e sull'autorità della #CFTC #crypto #digitalassets #DAO pic.twitter.com/xbHvyshx8l

— Caroline D. Pham (@CarolineDPham) July 21, 2022

Giovedì, un aggiornamento di un post di aprile sul blog di Coinbase, in risposta al caso, ha accennato a preoccupazioni simili, riferendosi alle accuse della SEC come a una "sfortunata distrazione". 

Anche l'ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto Sud di New York ha presentato un'accusa in parallelo al caso della SEC, ma non ha etichettato nessuno dei token coinvolti —  inclusi Tribe (TRIBE), Alchemix (ALCX), Gala (GALA), Ethereum Name Service (ENS), POWR e XYO —  come securities.

"Il DOJ non ha formulato accuse di frode finanziaria", ha dichiarato la società. "Nessun asset elencato sulla nostra piattaforma è una security".

Il direttore della SEC, Gurbir Grewal, ha dichiarato che il caso contro i Wahis e Ramani si basa sulla "realtà economica di un'offerta", sostenendo che alcuni degli asset crypto utilizzati erano security. L'autorità di regolamentazione ha dichiarato di voler ottenere un provvedimento ingiuntivo permanente, la restituzione delle somme e sanzioni civili.

La CFTC e la SEC spesso rivendicano una sovrapposizione di giurisdizioni quando si tratta di regolamentare gli asset digitali negli Stati Uniti, etichettandoli come commodities o securities in base alle rispettive agenzie. 

A giugno, le senatrici Cynthia Lummis e Kirsten Gillibrand hanno presentato un disegno di legge volto a fornire chiarezza normativa in questo settore, conferendo alla CFTC "una chiara autorità sui mercati spot degli asset digitali". Tuttavia, in un'intervista rilasciata martedì, Lummis ha dichiarato che è "più probabile che la normativa venga rinviata al prossimo anno".