La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti sta tentando di bloccare i detentori di XRP dal contribuire alla difesa di Ripple Labs e di proibire all'avvocato John E. Deaton di partecipare ulteriormente al procedimento. 

Presentata martedì, nella sua obiezione ufficiale il regolatore si è opposto alla decisione di riconoscere 1.746 titolari di XRP come "amici curiae" insieme all'avvocato John E. Deaton.

Amici (plurale: amici curiae) significa "amico del tribunale": un individuo o un'organizzazione che non è parte in causa, ma che può assistere un tribunale fornendo informazioni, competenze o approfondimenti. In questo caso, a sostegno della difesa di Ripple.

Deaton detiene 3.252 dichiarazioni giurate firmate dai possessori di token che affermano essenzialmente di essere vittime della causa della SEC contro Ripple a causa dei mancati profitti.

Nelle dichiarazioni giurate, i titolari sostengono di non essersi assunti la responsabilità legale dell'acquisto di XRP, di aver comprato i token per scopi utilitaristici anziché di investimento o di non averli acquistati sulla base delle promesse fatte dalla società e dai suoi rappresentanti.

Tuttavia, nella sua obiezione ai detentori di XRP, la commissione ha affermato che essi stiano cercando di operare al di fuori di questioni strettamente legali.

La SEC ha riferito:

"La parte non propone di presentare un briefing su questioni giuridiche. Vuole invece presentare argomenti basati su 3.252 dichiarazioni giurate che 'attestano' determinati fatti".

La Commissione ha citato le presunte intimidazioni di Deaton nei confronti dell'ex presidente della SEC Jay Clayton per giustificare il suo licenziamento come amicus. La SEC ha inoltrato una lettera redatta il 7 giugno al giudice Torres, citando un video di YouTube del 2021 nel quale Deaton dichiara che "potrebbe andar a prendere a calci in c**o l'ex presidente della SEC, Jay Clayton".

I detentori di XRP e Deaton, in qualità di amici, dovranno presentare una risposta pubblica all'obiezione della SEC entro il 25 luglio. 

Ripple Labs è la società blockchain alle spalle del token XRP. Nella causa in corso, iniziata nel 2020, la SEC sostiene che Ripple e i suoi dirigenti Brad Garlinghouse e Christian Larsen abbiano offerto XRP sotto forma di titoli non registrati.

Deaton si interroga sul trattamento di McCaleb da parte della SEC

Nel frattempo, Deaton ha affermato che la SEC sia stata incoerente nell'applicazione della legge contro Ripple, Garlinghouse e Larsen. In un Twitter thread condiviso martedì, l'avvocato ha illustrato che, se la SEC ritenesse davvero XRP un titolo, avrebbe presentato un'ingiunzione contro Ripple ed emesso un ordine di cessazione e desistenza dalla vendita del token contro i due dirigenti e Jed McCaleb.

Jed McCaleb, cofondatore di Ripple, ha venduto nove miliardi di XRP da quando ha lasciato la società nel 2014.

Adesso che Jed ha finalmente venduto gli ultimi XRP, si stima che abbia guadagnato un totale di 3,09 miliardi di dollari e 708 BTC dal 2014. La maggior parte delle vendite è avvenuta dopo la causa della SEC contro Ripple, 2,562 miliardi di dollari sono stati incassati dopo il 22 dicembre 2020. 🌮

La SEC sostiene che #XRP sia un titolo e che chiunque lo venda violi la Sezione 5 del Securities Act. La SEC sostiene che @Ripple @bgarlinghouse e @chrislarsensf si siano "arricchiti" a spese degli investitori, chiedendo agli imputati 1,3 miliardi di dollari di risarcimento.

L'esito di questa causa determinerà se XRP sia effettivamente un titolo. Se il giudice si pronuncerà a favore della SEC, potrebbe creare il precedente di cui la commissione necessita per intraprendere azioni legali contro altri crypto progetti che hanno venduto token simili ad XRP di Ripple.