Secondo l'amministratore delegato di Grayscale Investments, l'approccio all'applicazione della normativa sulle criptovalute da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti starebbe bloccando l'adozione di Bitcoin (BTC) nel Paese.
In una lettera pubblicata dal Wall Street Journal il 23 gennaio Michael Sonnenshein, CEO della società di gestione patrimoniale delle criptovalute, ha dichiarato di essere d'accordo con l'affermazione secondo cui la SEC sarebbe "arrivata tardi" relativamente alla regolamentazione delle criptovalute, impedendo il fallimento di FTX. Sonnenshein ha inoltre aggiunto:
"Il termine 'tardi' non rende l'idea di ciò che è accaduto in tal caso. Il problema è l'approccio univoco della Securities and Exchange Commission, che si basa sull'applicazione della normativa".
Grayscale sta attualmente citando in giudizio la SEC per aver negato la conversione del suo fondo Bitcoin in un fondo negoziato spot (ETF).
Ha chiarito che la SEC "dovrebbe certamente tentare di eliminare gli operatori malevoli", ma senza ostacolare "gli sforzi per sviluppare una regolamentazione appropriata".
Fare la nostra parte per ripristinare la fiducia in #bitcoin e #crypto cc @Grayscale @CraigSalm @jenn_rosenthal $GBTC
Doing our part to re-instill trust and confidence in #bitcoin and #crypto cc @Grayscale @CraigSalm @jenn_rosenthal $GBTC pic.twitter.com/u72RHmGTmJ
— Sonnenshein (@Sonnenshein) January 23, 2023
Il non intervento dell'autorità di regolamentazione per impedire a questi operatori di entrare nel settore delle criptovalute "ha impedito l'avanzamento di Bitcoin nel perimetro normativo degli Stati Uniti", riporta Sonnenshein.
Ciò ha costretto gli investitori americani a ricorrere a società di criptovalute offshore "con minore protezione e supervisione", afferma.
"Stiamo assistendo in tempo reale alle conseguenze delle priorità della SEC, a scapito degli investitori statunitensi".
Cointelegraph ha contattato la Securities and Exchange Commission per richiedere un commento.
L'opinione di Sonnenshein giunge contestualmente alla causa di Grayscale avanzata nei confronti della SEC per aver "arbitrariamente negato" i piani di Grayscale di convertire il suo Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) in un ETF spot.
La SEC ha sostenuto che la proposta di Grayscale non proteggeva sufficientemente da frodi e manipolazioni. Grayscale ha replicato affermando che la SEC trattava arbitrariamente i prodotti negoziati spot in modo diverso dai prodotti futures.
Grayscale è di proprietà del crypto conglomerato Digital Currency Group (DCG), che attualmente sta attraversando difficoltà finanziarie.
DCG possiede anche la fallita Genesis Trading, accusata dalla SEC il 12 gennaio per presunta vendita di titoli non registrati.
Nel fine settimana, John Reed Stark, ex capo della SEC e crypto scettico, ha criticato la "regolamentazione attraverso l'applicazione", etichettandola come una "frase d'effetto dei crypto giganti".
In un post del 22 gennaio condiviso su Linkedin, ha affermato che il termine sarebbe un "tentativo fuorviante e sviante ideato per attingere alle simpatie dei libertari e degli antiregolamentatori", definendolo "una completa assurdità".
Ha infine sostenuto che "le controversie e l'applicazione della SEC sono in realtà il modo in cui funziona la regolamentazione dei titoli".