In occasione dell'udienza di nomina del 27 marzo presso la Commissione bancaria del Senato, il Senatore statunitense John Kennedy ha torchiato Paul Atkins, potenziale Presidente della Securities and Exchange Commission (SEC), in merito a una possibile grazia per Sam “SBF” Bankman-Fried.
Il Repubblicano della Louisiana ha rivolto ad Atkins una serie di domande sull'ex CEO di FTX e ha interrogato il potenziale Presidente della SEC sulle donazioni fatte dalla famiglia di Bankman-Fried all'Università di Stanford.
Il senatore John Kennedy interroga il futuro presidente della SEC Paul Atkins. Fonte: Senate Banking Committee
Kennedy ha quindi esortato la SEC ad agire per impedire qualsiasi potenziale grazia a favore di SBF. Kennedy ha aggiunto:
“Non dovrebbero esserci due standard di legge e di punizione per le persone in America. E ogni volta che verrete in questa commissione, vi piomberò addosso come un ninja per scoprire cosa ha fatto la SEC, perché non credo che la SEC abbia fatto un bel niente”.
“Ho letto sul giornale che i Bankman-Frieds stavano cercando di ottenere la grazia. Sono dei truffatori e mi aspetto che la SEC faccia qualcosa al riguardo”, ha continuato il Senatore.
A gennaio è emersa la notizia che i genitori di SBF, Joseph Bankman e Barbara Fried, stavano cercando di ottenere la grazia per il loro figlio dal neoeletto Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo la grazia concessa al fondatore di Silk Road Ross Ulbricht.
Paul Atkins risponde alle domande durante l'udienza di nomina. Fonte: Senate Banking Committee
La grazia presidenziale è “improbabile” per SBF
Secondo William Livolsi, direttore esecutivo del White Collar Support Group, è improbabile che SBF ottenga la grazia, principalmente perché il suo caso si differenzia da quello del fondatore di Silk Road.
Nel caso di Ulbricht, le accuse erano crimini senza vittime legati alla gestione di un marketplace di contrabbando, mentre nel caso di SBF hanno causato perdite miliardarie agli investitori.
Livolsi ha aggiunto che la sentenza inflitta a Ulbricht di due ergastoli più altri 40 anni senza possibilità di libertà vigilata e la promessa pubblica fatta in campagna elettorale dall'allora candidato Trump hanno distinto la situazione.
Tucker Carlson intervista SBF dal carcere. Fonte: Tucker Carlson
Nonostante ciò, SBF ha tentato di avvicinarsi ai Repubblicani in diverse interviste con media indipendenti, tra cui un'intervista di febbraio con il New York Sun e un'intervista con Tucker Carlson all'inizio di questo mese.
L'intervista con Carlson non è stata autorizzata dalle autorità carcerarie, per cui SBF è stato messo in isolamento dopo l'intervista e trasferito da una struttura carceraria di New York all'Oklahoma.