Con una nota rilasciata in data 9 luglio, il porto olandese di Rotterdam ha annunciato il lancio un progetto pilota basato su blockchain con alcune delle maggiori compagnie di spedizioni del mondo, al fine di migliorare il livello di sicurezza ed efficienza dei milioni di container che vengono scaricati in porto ogni anno.

Il progetto pilota avrà una durata di tre mesi

La nuova applicazione blockchain si chiamerà Secure Container Release, e dovrebbe sostituire il codice PIN tradizionale con un segnale digitale. Secondo le autorità portuali, l’attuale sistema PIN richiede l'inserimento manuale dei dati, il che può causare errori e ritardi. La nuova soluzione digitale, invece, è meno vulnerabile a frodi e renderà più sicura ed efficiente la gestione dei container.

Il progetto pilota durerà tre mesi e coinvolgerà lo sviluppatore T-Mining con le grandi società di spedizioni CMA-CGM, Hapag-Lloyd, MSC, ONE-Line, Hutchison Ports ECT Rotterdam, Rotterdam Fruit Wharf, Milestone Fresh, VTO e Portmade.

Emile Hoogsteden, direttore commerciale dell’autorità portuale di Rotterdam, ha dichiarato in merito all'iniziativa:

"Nel corso del progetto, i partecipanti utilizzeranno un'applicazione blockchain che permetterà loro di organizzare in modo sicuro ed efficiente la procedura di rilascio, con la possibilità per le varie parti di monitorare tutti i processi on chain"

Il PIN dei container verrà tokenizzato

L’autorità portuale ha dichiarato che, durante il progetto pilota, il diritto per il prelievo dei container sarà rappresentato da un token digitale basato su blockchain piuttosto che da un PIN.

Il token è una sorta di staffetta digitale che passa da un ente all'altro durante il trasferimento delle merci. La tecnologia blockchain impedisce che l’autorizzazione emanata da una società di spedizioni venga contraffatta o rubata durante il viaggio dei container.

Tramite il token, l'operatore del terminal può facilmente verificare che il container sia stato consegnato all'ente corretto. Il token è inoltre totalmente privato, proteggendo le informazioni sensibili relative alla chain o di natura commerciale che potrebbero essere divulgate durante il processo.