Secondo Gabor Gurbacs, consulente di VanEck, il lancio degli ETF spot su Bitcoin (BTC) potrebbero non avere un impatto iniziale significativo sul valore dell'asset. Tuttavia, nel lungo periodo, potrebbero attrarre migliaia di miliardi di dollari nel settore delle criptovalute.

In un post del 1° gennaio su X (ex Twitter), Gurbacs ha dichiarato che molti sopravvalutano l'impatto iniziale che l'introduzione degli ETF spot negli Stati Uniti avrà sul prezzo di Bitcoin: "A mio avviso, si tende a sopravvalutare l'impatto iniziale dei Bitcoin ETF statunitensi. Penso che assisteremo a un afflusso di qualche centinaio di milioni, perlopiù riciclati."

Tuttavia, Gurbacs si è detto molto più ottimista sull'impatto che gli ETF avranno nel lungo periodo: "Nel lungo termine, si tende a sottovalutare l'impatto dei Bitcoin ETF. Se la storia può insegnarci qualcosa, bisognerebbe studiare cosa è accaduto al valore dell'oro in seguito all'introduzione dell'ETF."

Il 18 novembre 2004, la società di consulenza State Street ha lanciato il primo ETF sull'oro: "Negli otto anni successivi il prezzo dell'oro è quadruplicato, passando da 400 a 1.800 dollari. Il market cap è aumentato di circa 8.000 miliardi di dollari: è passato da 2.000 a 10.000 miliardi."

Attualmente la capitalizzazione di mercato di Bitcoin è pari a 834 miliardi di dollari, circa il 41% del market cap dell'oro nel 2004.

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Gurbacs ritiene che, in seguito all'approvazione di un ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti, la traiettoria del prezzo della criptovaluta potrebbe somigliare molto a quella dell'oro. Ma lo slancio rialzista potrebbe avvenire molto più rapidamente, dato che l'offerta di BTC è matematicamente limitata e gli eventi di halving rendono l'asset gradualmente sempre più scarso. Ha aggiunto che un ETF spot su Bitcoin aiuterà anche a legittimare e destigmatizzare l'asset agli occhi degli investitori istituzionali e degli Stati nazionali.

Eric Balchunas e James Seyffart, analisti di Bloomberg ETF, concordano con Gurbacs: "Sono per lo più d'accordo con Gabor su questo punto. Aneddoticamente, sembra che le persone si concentrino maggiormente sul potenziale impatto nel breve termine che, a mio avviso, potrebbe risultare un po' deludente. Allo stesso tempo, non apprezzano pienamente il potenziale impatto nel lungo termine."