Stando ad un articolo pubblicato dalla Xinhua News Agency, agenzia di stampa ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, nel 2023 gli investimenti nella tecnologia blockchain saranno superiori ai due miliardi di dollari. In particolare il resoconto sostiene che, dal 2018 al 2023, lo sviluppo della blockchain in Cina registrerà un tasso di crescita annuale pari al 65,7%.

Nel 2019, gli investimenti sono stati perlopiù orientati al settore bancario

Citando uno studio condotto dalla società statunitense di market intelligence IDC, il resoconto spiega che quest'anno la maggior parte degli investimenti cinesi nella blockchain sono stati orientati al settore bancario.

Tuttavia, il riconoscimento ufficiale delle potenzialità offerte dalla blockchain da parte del governo cinese promuoverà l'utilizzo di questa tecnologia anche in altri settori, come produzione, distribuzione e servizi professionali. Questo avrà come conseguenza un notevole incremento degli investimenti nel settore.

Un simile studio, pubblicato sempre da IDC ad aprile, prevedeva che la spesa nella regione dell'Asia Pacifica, ad esclusione del Giappone, per lo sviluppo di soluzioni blockchain raggiungerà i 2,4 miliardi di dollari entro il 2022.

Bitcoin, "la prima applicazione di successo della tecnologia blockchain"

Questa settimana Xinhua ha pubblicato un articolo su Bitcoin (BTC), nel quale definiva la criptovaluta "la prima applicazione di successo della tecnologia blockchain": uno sviluppo a dir poco sorprendente, data la posizione fortemente negativa adottata dalla Cina nei confronti delle monete digitali decentralizzate, come dimostra il divieto introdotto nel 2017 sia per gli exchange di criptovalute che per le Initial Coin Offering (ICO).

Recentemente il colosso cinese dell'e-commerce Alibaba ha stretto una partnership con Lolli, un'applicazione per acquisti in rete che consente di ottenere ricompense in Bitcoin: gli utenti della piattaforma riceveranno un rimborso del 5% sotto forma di Bitcoin per tutti i propri acquisti.