Secondo una ricerca recentemente pubblicata da Clovr, azienda operante nel settore blockchain, gli investimenti in criptovalute risultano più popolari fra i "millennial" con un reddito annuale superiore ai 75.000$. Per questo sondaggio la compagnia ha intervistato oltre 1.000 cittadini statunitensi, di età compresa tra i 18 e gli 80 anni.

Le percentuali di partecipazione al mercato si riducono di molto per gli individui con uno stipendio annuo inferiore ai 25.000$, in quanto non possono ovviamente permettersi di mettere in gioco quantità significative di denaro. Lo studio svela inoltre che è quasi due volte più probabile per un uomo (43%) investire in monete digitali rispetto ad una donna (23%).

Circa il 40% degli intervistati afferma di aver investito in criptovalute spinto da conoscenti, mentre oltre il 35% ammette di essersi avvicinato al settore per paura di perdere un'occasione irripetibile (FOMO).

Il sondaggio rivela un ottimo livello di consapevolezza generale: il 76% dei partecipanti dichiara di sapere cosa sia una criptovaluta, mentre il rimanente 24% ammette di avere una conoscenza limitata o nulla sull'argomento.

Per quanto riguarda giudizi ed opinioni personali, circa il 70% degli intervistati ha espresso una forte emozione di "incertezza". Soltanto il 30% dei partecipanti prova invece "entusiasmo" o "trepidazione".

A settembre di quest'anno, anche YouGov Omnibus aveva rivelato con un sondaggio che il settore delle criptovalute interessa principalmente alla generazione dei millennial.