Pavel Durov, fondatore di Telegram, ha criticato Facebook e Instagram per aver generato profitti tramite annunci pubblicitari fraudolenti che sfruttano la sua immagine.

Sul suo canale Telegram ufficiale, Durov ha accusato il colosso della tecnologia di ignorare volutamente le lamentele degli utenti:

"Da oltre un anno Facebook e Instagram stanno facendo soldi grazie a pubblicità che promuovono truffe e che usano il mio nome per attirare vittime. [...]

Queste frodi vengono approvate dai moderatori di Facebook e diventano così pubblicità sulla piattaforma, ingannando le persone."

Facebook censura i contenuti politici, ma non le truffe

Durov ha inoltre accusato Facebook di adottare criteri differenti in base all'argomento trattato, dato che i moderatori non si fanno alcun problema a censurare contenuti di natura politica:

"Da oltre un anno Facebook ignora le lamentele e genera profitti dall'inesperienza finanziaria degli utenti: questa situazione è inaccettabile.

Data la rapidità con cui il team russo di moderatori di Facebook applica la censura politica (https://sobesednik.ru/politika/20200427-rt-tramp-i-fabrika-trollej-kak), direi che la compagnia possiede risorse sufficienti per esaminare anche gli annunci pubblicitari."

Durov ha infine consigliato a Facebook di prestare maggiore attenzione al problema entro la fine di questa settimana, lasciando intendere che il fondatore di Telegram pianifica di denunciare la compagnia.

Anche Brad Garlinghouse, CEO di Ripple, è un nome spesso utilizzato dai truffatori: a marzo sono apparsi su YouTube numerosi video di Garlinghouse che promuoveva falsi giveaway di XRP.

Il mese successivo Ripple Labs ha intentato una causa contro YouTube, in quanto la piattaforma di Google non avrebbe in alcun modo tentato di ostacolare la proliferazione di queste truffe:

"YouTube genera profitti da queste frodi vendendo consapevolmente annunci pubblicitari ai truffatori, i quali impersonano Ripple o Garlinghouse.

Questi annunci, detti 'Annunci video discovery', sono stati progettati da YouTube per apparire in cima ai risultati delle pagine di ricerca."