Tether, l'emittente di USDT, ha criticato duramente gli analisti di JPMorgan che hanno suggerito che potrebbe essere necessario vendere Bitcoin (BTC) per rispettare le proposte di regolamentazione sulle stablecoin negli Stati Uniti.

Il 12 febbraio, un team di analisti di JPMorgan guidato Nikolaos Panigirtzoglou ha pubblicato un report secondo il quale i progetti di legge statunitensi sulle stablecoin potrebbero costringere Tether a vendere parte delle sue riserve di Bitcoin:

"Le nuove leggi implicherebbero la vendita di asset non conformi, come metalli preziosi e Bitcoin, [...] e l’acquisto di asset conformi, come i titoli del Tesoro statunitense."

Un portavoce di Tether ha tuttavia criticato gli analisti di JPMorgan, affermando che “non comprendono né Bitcoin né Tether” e sottolineando che le leggi statunitensi sulle stablecoin non sono ancora state finalizzate.

Cosa prevedono i progetti di legge sulle stablecoin negli Stati Uniti?

Il 4 febbraio, il senatore Bill Hagerty ha presentato il Guiding and Establishing National Innovation for US Stablecoins (GENIUS) Act per stabilire un quadro federale di licenze e supervisione per stablecoin ed emittenti.

Il disegno di legge è stato co-sponsorizzato dal presidente della Commissione bancaria del Senato Tim Scott, oltre che dai senatori Kirsten Gillibrand e Cynthia Lummis.

Il 6 febbraio, il presidente della Commissione per i servizi finanziari della Camera, French Hill, e il rappresentante Bryan Steil hanno rilasciato una bozza di discussione sulla regolamentazione delle stablecoin chiamata Stablecoin Transparency and Accountability for a Better Ledger Economy (STABLE) Act.

La bozza dello STABLE Act è generalmente in linea con il GENIUS Act, ed è progettata per fornire un processo legislativo complementare alla Camera dei Rappresentanti.

Requisiti di riserva più rigidi

Gli analisti di JPMorgan guidati da Panigirtzoglou hanno evidenziato che i requisiti di riserva previsti dallo STABLE Act sono più rigidi: consentono agli emittenti di stablecoin di detenere solo depositi assicurati, titoli del Tesoro statunitense, pronti contro termine short-term, e riserve delle banche centrali.

D’altra parte, il disegno di legge del Senato consente l’uso di strumenti aggiuntivi come i fondi del mercato monetario e i pronti contro termine inversi.

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Un estratto dello STABLE Act. Fonte: House of Representatives

Gli analisti di JPMorgan hanno dichiarato:

"Tether, il maggiore emittente di stablecoin con quasi il 60% di quota di mercato, [...] potrebbe andare incontro a degli ostacoli sotto queste proposte di regolamentazione sulle stablecoin. [...]

Le attuali riserve di Tether sono solo per il 66% conformi allo STABLE Act e per l’83% al GENIUS Act. [...] In base ai progetti di legge proposti, Tether dovrebbe implicitamente sostituire i suoi asset non conformi con asset conformi."

Gli analisti di JPMorgan sono "gelosi di non aver comprato Bitcoin a prezzi bassi"

"Tether sta monitorando attentamente l’evoluzione dei diversi progetti di legge statunitensi sulle stablecoin, e sta anche collaborando attivamente con i regolatori locali," ha sottolineato il portavoce di Tether. Ha aggiunto che la legislazione proposta è ancora nelle fasi iniziali e necessita della consultazione con il settore, pertanto non è chiaro quali proposte verranno effettivamente portate avanti.

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Paolo Ardoino, CEO di Tether, risponde agli analisti di JPMorgan. Fonte: Paolo Ardoino

JPMorgan sta inoltre ignorando il fatto che il patrimonio netto di Tether supera i 20 miliardi di dollari in altri asset liquidi, e che genera oltre 1,2 miliardi di dollari in profitti trimestrali tramite i titoli del Tesoro statunitense:

"Quegli analisti di JPMorgan sembrano un po' gelosi di non aver comprato Bitcoin a prezzi bassi, il che li rende alquanto irritati. Ma chiaramente non comprendono né Bitcoin né Tether. E non avverrà un evento che permetterà loro di comprare BTC a basso costo. Nessuno si dispiace per loro."