Il più grande emittente di stablecoin al mondo, Tether, si è impegnato a interrompere la pratica di prestare fondi dalle sue riserve, affermando che sia "fondamentale per ripristinare la fiducia" nel mercato delle criptovalute. 

In un post del 13 dicembre, l'emittente di stablecoin ha affrontato il recente FUD (paura, incertezza e dubbio) condiviso dai media mainstream riguardo ai suoi prestiti garantiti, oltre ad altre voci.

Tether ha ribadito che i suoi prestiti garantiti siano sovracollateralizzati e coperti da "attività estremamente liquide", aggiungendo inoltre che l'azienda azzererà questi prestiti nel corso del 2023:

Tether annuncia che a partire da oggi, per tutto il 2023, ridurrà a zero i prestiti garantiti nelle riserve di Tether.

I prestiti garantiti di Tether funzionano in modo simile alle banche private che concedono prestiti ai clienti utilizzando garanzie reali, ha illustrato la società. Tuttavia, a differenza delle banche che operano con riserve frazionarie, Tether ha affermato che i suoi prestiti siano garantiti al 100%.

La decisione giunge probabilmente in risposta ad un articolo del Wall Street Journal di inizio mese, che riportava che tali prestiti fossero rischiosi, sostenendo che "la società possa non avere abbastanza attività liquide per pagare i rimborsi in caso di crisi".

#Tether affronta il FUD sui prestiti garantiti, rivelando i piani per ridurli a zero nel 2023

Non è la prima volta che il WSJ prende di mira Tether. Ad agosto il giornale aveva affermato che Tether avrebbe potuto essere considerato "tecnicamente insolvente" se i suoi asset fossero scesi anche solo dello 0,3%. All'epoca l'emittente di stablecoin aveva smentito le affermazioni, ribadendo di aver aumentato la legittimità e la trasparenza delle sue attestazioni assumendo una società di revisione contabile tra le top-cinque.

Secondo tali attestazioni, l'82% delle riserve di Tether è detenuto in asset "estremamente liquidi".

Ad ottobre, Tether ha risposto ad ulteriori dubbi nutriti dai media eliminando ulteriormente le commercial paper dalle sue riserve e sostituendo gli investimenti con buoni del Tesoro americano.

Nella recente dichiarazione, la società ha affermato che chiuderà la sua attività di prestito senza perdite, continuando la sua missione di dar priorità alla trasparenza e alla responsabilità.

"Continueremo a mostrare la resilienza di Tether nei momenti più incerti, indipendentemente dalle storie inventate e dalla disinformazione architettata dai Tether Truthers e dai titoli clickbait dei media mainstream che si sono costantemente sbagliati su Tether, per quasi un decennio".

Tether è attualmente il principale emittente di stablecoin, con 65,8 miliardi di USDT in circolazione. Secondo CoinGecko, ha una quota di mercato del 46,6%.