Tre delle quattro maggiori banche australiane, le cosiddette “big four,” stanno formando una nuova compagnia chiamata Lygon per digitalizzare le garanzie bancarie usando la tecnologia blockchain.

Le garanzie bancarie sono contratti ufficiali tra un debitore e un’istituzione finanziaria. Assicurano al mutuatario e al mutuante che il debito sarà saldato puntualmente in qualsiasi circostanza.

L’Australia and New Zealand Banking Group Limited, la Commonwealth Bank of Australia e la Westpac Banking Corporation, insieme ad altri due azionisti, l’azienda di centri commerciali australiana Scentre group e il gigante tecnologico IBM, stanno formando la nuova compagnia in seguito a una fase sperimentale di successo conclusa l’anno scorso.

Anche l’ultima delle “big four” australiane, la National Australia Bank, ha testato la tecnologia, abbandonando però il progetto a causa della pandemia di coronavirus, secondo quanto segnalato il 1° settembre da Financial Review.

Nigel Dobson, presidente di Lygon, ha spiegato che l’obiettivo primario dell’iniziativa è digitalizzare le garanzie di locazione commerciale per far risparmiare ai proprietari di immobili commerciali tempo e denaro associati ai processi operativi tradizionali, assicurando allo stesso tempo la sicurezza delle piccole imprese nel breve termine.

Oggi, le garanzie bancarie sono interamente su carta e possono richiedere diverse settimane per la preparazione e la consegna. Le cinque entità che supportano Lygon hanno intenzione di usare la tecnologia Hyperledger di IBM per digitalizzare le garanzie bancarie e ridurre i tempi di emissione a un solo giorno. Il lancio della società è previsto per settembre.

Dobson ha commentato:

“Il progetto arriva sul mercato in un momento in cui alcuni stanno mettendo in discussione il valore della blockchain, ma ciò che la rende utile per noi, e per i nostri clienti, è il fatto che risolve un problema enorme.”