Un wallet drainer su The Open Network (TON) ha dichiarato la sua dismissione, indirizzando gli utenti verso un altro servizio di crypto-draining. 
In data odierna, la soluzione antitruffa Scam Sniffer del Web3 ha condiviso uno screenshot di un wallet drainer basato su TON che annunciava la sua chiusura. Il wallet drainer sostiene che non vi sono abbastanza crypto whale nella community, il che è negativo per l'attività. Gli hacker hanno scritto: 

“Dato che su TON non ci sono whale e che la community è piccola, chiuderemo”.

Il wallet drainer ha invitato i suoi utenti a mirare a Bitcoin (BTC). Nell'annuncio, gli hacker hanno affermato che se i loro utenti “si divertivano a drenare” su TON, avrebbero “amato” anche prosciugare BTC. 
Il drainer ha pubblicizzato un servizio diverso e ha dichiarato che il suo drainer basato su TON non sarebbe tornato. 

I drainer hanno iniziato a puntare TON a giugno

In una precedente intervista a Cointelegraph, il cofondatore di Blockaid, Raz Niv, ha dichiarato di aver riscontrato un maggior numero di drainer interessarsi a TON. Niv ha spiegato: 

“Stiamo assistendo ad un crescente interesse di molti drainer verso TON, in quanto vi è un grande flusso di valore sull'ecosistema”.

È stato inoltre rilevato un drainer di TON che adescava gli utenti con una falsa transazione da 5.000 USDt (USDT). La truffa ha utilizzato la funzione di commento di TON, che consente ai trasferimenti di includere un messaggio personalizzato, mascherando essenzialmente il vero scopo delle firme. 
I messaggi di trasferimento mostravano indicazioni come “Ricevi 5.000 USDT” ed un pulsante “Conferma”. Quando un utente firmava la transazione, iniziava il drenaggio dei token. 
A maggio, Scam Sniffer ha dichiarato che il meccanismo era già stato utilizzato per prosciugare 22.000 token Toncoin (TON), per un valore di oltre 150.000 dollari all'epoca. 

A settembre le truffe di phishing hanno sottratto 46 milioni di dollari

Nel frattempo, i dati di Scam Sniffer evidenziano che circa 10.800 vittime sono state colpite da attacchi di phishing a settembre e che circa 46,6 milioni di dollari in asset digitali sono stati persi il mese scorso. La maggior parte delle perdite è derivata da una transazione di phishing in cui sono stati sottratti oltre 32 milioni di dollari in crypto
Gli attacchi di phishing inducono i detentori di crypto a collegare i loro wallet a servizi fraudolenti come drainer. In questo modo gli operatori malevoli possono prelevare i fondi delle loro vittime senza ulteriore autenticazione.

Traduzione a cura di Walter Rizzo