Gli exchange di criptovalute con una presenza in Turchia dovranno informare il Financial Crimes Investigation Board, o MASAK, di qualsiasi transazione crypto superiore a 10.000 lire turche (1.200$).

Il ministro del tesoro e delle finanze Lütfi Elvan ha annunciato il nuovo provvedimento il 6 maggio in diretta TV su CNN Turk.

A due settimane dalla frode da 150 milioni di dollari che ha coinvolto un grande exchange di criptovalute in Turchia, Elvan ha condiviso aggiornamenti sulla normativa crypto del governo. La banca centrale della Turchia ha definito le criptovalute un asset non monetario, vietandone l’uso come forma di pagamento.

Elvan ha rivelato che la seconda fase prevede di conferire al MASAK l’autorità di controllare e supervisionare gli exchange di criptovalute. Il MASAK ha inoltre preparato delle linee guida per i crypto exchange, che includono informazioni sulle regole da rispettare ed eventuali sanzioni.

Il MASAK ha piena autorità di audit sugli exchange di criptovalute,” ha spiegato Elvan:

“Le piattaforme di trading crypto sono ora obbligate a condividere le informazioni dei loro utenti attivi con il MASAK. Sono responsabili per qualsiasi attività sospetta sulle loro piattaforme. Inoltre, hanno la responsabilità di segnalare al MASAK qualsiasi transazione superiore a 10.000 lire turche entro 10 giorni dal suo avvenimento.”

Elvan ha annunciato la stesura di una proposta di legge in collaborazione con la Banking Regulation and Supervision Agency, il Capital Markets Board e la Revenue Administration sotto la presidenza del viceministro, come riportato il mese scorso da Cointelegraph.

Il ministro ha affermato che le opinioni di esperti locali e rappresentanti di crypto exchange sono state prese in considerazione durante lo studio. La proposta finale sarà presto pronta per essere approvata dal presidente Recep Tayyip Erdoğan.

Ad aprile, Cointelegraph ha segnalato l’arresto di 62 persone da parte della polizia turca in seguito alla frode che ha coinvolto l’exchange di criptovalute Thodex. Secondo gli esperti locali, la Turchia ha bisogno di una normativa chiara e una tassazione equa sulle criptovalute per evitare ulteriori perdite per gli utenti.