Due legislatori statunitensi hanno criticato le linee guida sulla contabilità delle criptovalute delineate dall'autorità nazionale di regolamentazione dei titoli, sostenendo che esse pongano i crypto operatori a maggior rischio di perdite.

Le linee guida sono state emanate dalla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti e sono entrate in vigore lo scorso aprile.

Le linee guida richiedono alle società finanziarie che detengono crypto per i clienti di riconoscere tutti gli asset digitali che non controllano come passività. Esse stabiliscono inoltre che gli asset digitali debbano essere garantiti da asset di garanzia.

Le società di criptovalute devono mostrare passività pari a TUTTI gli asset crypto dei clienti, secondo la nuova regola SAB 121 della SEC pubblicata a marzo 2022. @coinbase si è conformata per il suo deposito Q2 e ora mostra una voce "passività crypto dei clienti" di 88 miliardi di dollari.

Tuttavia, il 2 marzo la senatrice Cynthia Lummis e il rappresentante Patrick McHenry hanno sostenuto che tali linee guida "probabilmente" scoraggeranno le entità regolamentate dall'impegnarsi nella custodia di asset digitali, il che è l'effetto opposto di ciò che le autorità di regolamentazione dovrebbero ottenere. 

In una comunicazione inviata ai vertici del Federal Reserve System, dell'Office of the Comptroller of the Currency, della Federal Deposit Insurance Corporation e della National Credit Union Administration, i legislatori hanno sostenuto che il Staff Accounting Bulletin (SAB) 121, pur avendo l'obiettivo di fare chiarezza sul trattamento contabile degli asset digitali, generi effetti collaterali negativi. Gli autori riportano quanto segue:

"Il SAB 121 espone gli asset dei clienti a un rischio maggiore di perdita se un depositario diventa insolvente o entra in amministrazione controllata, violando la missione fondamentale della SEC di proteggere i clienti".

I legislatori sostengono che l'effetto del BRS 121 sarà quello di "negare a milioni di americani l'accesso ad accordi di custodia sicuri e protetti per gli asset digitali".

"In sintesi, l'effetto del BRS 121 è quello di negare a milioni di americani l'accesso a disposizioni di custodia sicure per gli asset digitali".

⬇️⬇️ La mia lettera con @PatrickMcHenry qui:

I legislatori hanno inoltre contestato "l'ampiezza della definizione di 'asset digitale' contenuta nel SAB 121", sostenendo che "è necessaria una classificazione più sfumata per tale asset class che consideri le opportunità e i rischi degli asset digitali con funzioni diverse".

In passato i legislatori, tra cui Lummis, hanno sollevato un polverone sul bollettino contabile della SEC.

L'anno scorso, cinque senatori repubblicani, incluso Lummis, hanno inviato una lettera alla SEC il 16 giugno, condividendo le loro preoccupazioni sul fatto che il bollettino fosse una "regolamentazione mascherata da guida al personale" e non rispettasse la legge sulla procedura amministrativa.

Il 31 marzo, poco dopo la pubblicazione del bollettino, il commissario della SEC Hester Peirce ha espresso preoccupazioni simili, evidenziando che il problema fosse "la modalità con cui è stato effettuato il cambiamento" piuttosto che la determinazione contabile in sé. Il commissario ha definito la modifica come:

"L'ennesima manifestazione dell'approccio dispersivo e inefficiente della Securities and Exchange Commission nei confronti delle criptovalute".