Come risulta dala piattaforma di analisi blockchain Arkham Intelligence, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) detengono circa 700 milioni di dollari in BTC, accumulati principalmente grazie alle operazioni di mining.

Tramite un post condiviso lunedì su X, Arkham ha dichiarato di essere stata una delle prime a identificare pubblicamente i wallet del governo degli UAE, scoprendo che i loro wallet contengono circa 6.300 Bitcoin (BTC).

A quanto pare, i BTC sarebbero stati minati tramite Citadel Mining, controllata dal conglomerato di proprietà del governo degli UAE, la International Holding Company (IHC).

“A differenza degli Stati Uniti e del Regno Unito, le partecipazioni degli UAE non provengono da confische di beni da parte della polizia, ma da operazioni di mining effettuate da Citadel Mining”, rivela Arkham.

Fonte: Arkham

Le riserve in Bitcoin dichiarate risultano molto inferiori rispetto a quanto si vociferava. Le speculazioni spesso collocavano le riserve degli Emirati Arabi Uniti a circa 420.000 BTC raccolti da fonti quali confische penali per un controvalore di 46 miliardi di dollari, il che avrebbe reso gli Emirati il più grande detentore nazionale di Bitcoin al mondo.

Azienda di mining degli UAE legata a famiglia reale

Arkham sostiene che Citadel, in collaborazione con Phoenix Group – società di mining pubblica – e con IHC, abbia edificato un impianto di mining di Bitcoin ad Abu Dhabi nel 2022.

Fonte: Arkham

“Siamo stati in grado di confermare la cronologia delle attività di mining on-chain con immagini satellitari time-lapse della realizzazione della struttura”, precisa l’azienda.

“Anche le transazioni on-chain tra Phoenix e Citadel coincidono con gli importi divulgati nei rapporti ufficiali.”

In totale, Arkham stima che attraverso Citadel, gli Emirati Arabi Uniti abbiano estratto un totale di 9.300 Bitcoin.

Citadel Mining è controllata all'85% dalla holding 2pointzero – di proprietà della IHC – di cui il Royal Group degli Emirati Arabi Uniti, conglomerato di proprietà dello sceicco Tahnoon bin Zayed Al Nahyan, della famiglia reale di Abu Dhabi, detiene una partecipazione del 61%.

Come si posizionano gli Emirati Arabi Uniti rispetto agli altri paesi?

Con le recenti dichiarazioni sulle disponibilità, gli Emirati Arabi Uniti sarebbero al sesto posto nella classifica dei paesi con le maggiori riserve in Bitcoin, dietro al Bhutan con 11.286 e davanti a El Salvador con 6.246, secondo quanto riportato da BitBo.

Gli Stati Uniti rimangono il principale detentore nazionale di Bitcoin, con 198.012 unità, provenienti principalmente da confische. La Cina è al secondo posto con 194.000 unità, la maggior parte delle quali proviene dalla repressione del 2019 della truffa PlusToken. Il Regno Unito si colloca al terzo posto con 61.245 Bitcoin.

Stati Uniti, Cina e Regno Unito sono i paesi che detengono il maggior numero di BTC, mentre gli Emirati Arabi Uniti si collocano al sesto posto. Fonte:BitBo

BitBo stima che 517.000 Bitcoin siano conservati in caveau sovrani, pari a circa il 2,4% dell'offerta totale, per un valore complessivo di oltre 56 miliardi di dollari.

Tuttavia, si ritiene che il creatore pseudonimo di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, detenga 1,096 milioni di Bitcoin in migliaia di wallet Bitcoin, stando ad Arkham, il che lo rende il più grande detentore. La società di Michael Saylor, Strategy, risulta essere invece il più grande possessore aziendale, con una riserva di 629.376 BTC, pari al 2,9% dell'offerta totale.