Secondo quanto riferito il 17 maggio dal Denver Post, presto i candidati politici in Colorado potrebbero accettare Bitcoin o altre valute digitali per le loro campagne.
Nella bozza presentata il 16 maggio, il Segretario di Stato Wayne Williams ha proposto di consentire donazioni in criptovaluta durante le campagne elettorali.
La Federal Election Commission (FEC) degli Stati Uniti ha già approvato l'accettazione di Bitcoin come "donazioni in natura" per le campagne politiche, a patto che le criptovalute vengano trasferite nel fondo ufficiale della campagna entro 10 giorni.
Tali contributi verrebbero trattati come contributi in denaro, il cui valore sarà determinato al momento stesso della donazione. Secondo il Denver Post, il Colorado probabilmente seguirà l'esempio della FEC e li considererà donazioni in natura, rimborsando i donatori nel caso in cui il valore delle criptovalute donate dovesse superare il limite complessivo.
Anche se queste donazioni possono essere convenienti per il donatore, il vice segretario di stato del Colorado Suzanne Staiert ha dichiarato: "costituiranno un problema di contabilità per le campagne elettorali che vorranno utilizzarle." Tuttavia, Staiert ha anche aggiunto che "la FEC le ha già approvate, quindi non resta che seguire a ruota."
Il Colorado non sarebbe il primo stato degli Stati Uniti a consentire donazioni politiche in criptovaluta, dato che lo stato del New Hampshire lo fa già dal 2014.
Qualche settimana fa, il Senato del Colorado ha respinto una proposta di legge che aveva l'obbiettivo di creare delle linee guida per l'identificazione dei token di criptovalute, mossa che secondo alcuni ha ostacolato l'innovazione blockchain nello stato.