Un tribunale statunitense ha ordinato a Christopher Bania, che si è recentemente dichiarato colpevole di spaccio di sostanze stupefacenti, di rinunciare a quasi 17 Bitcoin (BTC), equivalenti a circa 150.000$.

Appello, ordinanza e condanna

Secondo l'ordinanza emessa il 19 ottobre da un tribunale del Wisconsin, Bania dovrà rinunciare a "circa 16.91880054 Bitcoin sequestrati dal suo account Local Bitcoins." Sebbene valgano circa 153.100$ al momento della stesura di questo articolo, sono comunque molto meno rispetto ai 124 BTC che il tribunale sta restituendo a Bania, insieme a varie altre criptovalute e oltre 50.000$ in contanti sequestrati dalla sua abitazione al momento dell'arresto.

Inizialmente accusato di riciclaggio di denaro sporco, importazione di sostanze stupefacenti e possesso di droghe, l'appello di Bania del 6 settembre riguardava l'accusa di possesso di sostanze stupefacenti ai fini della distribuzione, che prevede una pena massima di 20 anni di reclusione.

L'uomo ha ammesso di aver venduto marijuana, MDMA e LSD sul dark web. Tuttavia, nega di aver distribuito le metanfetamine, l'eroina e la cocaina che le autorità hanno trovato nella sua abitazione.

La polizia doganale statunitense ha fatto partire le indagini su Bania dopo aver intercettato due pacchi provenienti dal Belgio e contenenti MDMA. Gli investigatori sono stati in grado di rintracciare le reti dark web usate dall'uomo grazie ai suoi registri delle transazioni, che i documenti processuali descrivono come "meticolosi".

La condanna è prevista per il 9 dicembre.

Dark web e Stati Uniti

Come riportato da Cointelegraph, ad agosto, in California, una coppia si è dichiarata colpevole di reati simili a quelli di Bania.

A fine luglio, in Florida, un uomo ha ammesso di aver gestito un grosso network per la distribuzione di oppiacei online. Il tribunale gli ha ordinato il pagamento di una sanzione da 4 milioni di dollari.