Come dichiarato dall'Ohio Department of Justice nella giornata di ieri, alcuni procuratori federali hanno richiesto la confisca di oltre 500 Bitcoin (del valore di circa 5,5 milioni di dollari) sequestrati ad un'organizzazione che falsificava documenti d'identità.

Una grand jury ha accusato quattro persone residenti in Ohio di aver falsificato e venduto documenti d'identità in diversi stati USA.

Oltre ai BTC, i procuratori richiedono la confisca di più di 8000$ in contanti, e di circa 265.000$ in lingotti d'oro e d'argento. Nel caso in cui i procuratori dovessero vincere la causa, sia i BTC che gli altri beni quotati verranno confiscati dal governo.

In passato, il governo statunitense ha venduto i Bitcoin requisiti durante i processi. L'US Marshal Service ha messo periodicamente all'asta eventuali criptovalute confiscate, vendendo 3.813 bitcoin solo a gennaio di quest'anno.

Il ricavato della vendita dei 144.336 BTC sequestrati a Ross Ulbricht dopo la sua condanna per aver fondato e gestito l'ormai scomparso mercato nero online Silk Road, è stato pari a circa 48 milioni di dollari, una media di 334$ per Bitcoin. Se il governo avesse venduto i BTC oggi, avrebbe guadagnato più di 1,5 miliardi di dolllari.

La messa all'asta di criptovalute confiscate da parte del governo non è un'esclusiva degli Stati Uniti. L'anno scorso, il governo ucraino ha collaborato con Bitfury Group per creare una piattaforma trasparente proprio per questo tipo di aste.