Secondo quanto riportato oggi 23 marzo da Fortune, alcuni hacker hanno bloccato dei computer municipali nella città americana di Atlanta, in Georgia, e stanno chiedendo un riscatto di 51.000$ in Bitcoin per riabilitare i sistemi.

Il sindaco di Atlanta Keisha Lance Bottoms ha annunciato l'attacco in una conferenza stampa giovedì 22 marzo. Ha dichiarato ai membri della stampa che i funzionari "non conoscono l'entità [dell'attacco] o se i dati personali o i conti bancari di qualcuno saranno compromessi."

L'attacco è stato coperto per la prima volta alle cinque del mattino il 22 marzo. Le "interruzioni" stavano influenzando i sistemi utilizzati da alcuni clienti per pagare le bollette e accedere alle informazioni relative al tribunale.

Pare che i funzionari della città stiano collaborando con FBI, Dipartimento della sicurezza nazionale degli Stati Uniti e Microsoft per accertare l'entità della violazione e risolverla. Il 23 marzo, i cittadini sono stati esortati a monitorare le loro informazioni personali e i loro conti, nel caso in cui ritengano che le loro informazioni personali possano essere state compromesse.

Al momento, la situazione non è ancora stata risolta. Attualmente Bitcoin è scambiato in media a 8.500$, il che significa che il ransom costerebbe alla città circa 6 bitcoin.

Non è la prima volta che degli hacker tengono in ostaggio i sistemi informatici municipali in cambio di criptovalute. A novembre, un hacker ha violato il sistema dei trasporti regionali di Sacramento, chiedendo un bitcoin come riscatto, che all'epoca valeva circa 8.000$.

Quello accaduto a dicembre in Germania è un caso decisamente più pericoloso: un pacco bomba inviato al mercatino di natale di Potsdam richiedeva un riscatto di 10 milioni di euro in Bitcoin. Il pacco, che non è poi esploso, conteneva l'indirizzo per depositare i bitcoin sotto forma di codice QR e del materiale esplosivo ricavato da fuochi d'artificio.