Maksim Zaslavskiy, un programmatore di Brooklyn, è la prima persona negli Stati Uniti ad essere stata condannata ad un anno e mezzo di carcere per aver condotto una Initial Coin Offering (ICO) fraudolenta. 

Come riportato da Law360, l’uomo d'affari americano ha ricevuto una condanna a 18 mesi di prigione per aver gestito due ICO fraudolente. Il valore dei token di entrambe le ICO era ancorato a quello di oggetti fisici, come diamanti e beni immobili, non realmente esistenti

A novembre dello scorso anno, Zaslavskiy si era dichiarato colpevole per atti di frode finanziaria.

Ingannati più di 1.000 investitori 

Zaslavskiy ha fatto credere che le ICO fossero guidate da professionisti immobiliari esperti, supportati da reali investimenti immobiliari negli Stati Uniti. Operando in questo modo ha attirato oltre 1.000 investitori che, nel corso dell’estate del 2017, hanno impegnato nel progetto oltre 300.000$.

Donoghue, avvocato del Distretto Orientale di New York, ha a tal proposito dichiarato: 

"Zaslavskiy ha commesso una frode vecchio stile conferendogli le sembianze di una tecnologia all'avanguardia. [...] Questo ufficio continuerà a indagare e perseguire chiunque inganni gli investitori, sia che si tratti di titoli tradizionali che di valute virtuali."

Stando a quanto riportato dal Crain’s New York Business, Mildred Whalen, membro del Federal Defenders of New York nonché avvocato di Zaslavskiy, si è pronunciato davanti al giudice federale Raymond Dearie riguardo al tentativo di Zaslavskiy di rimborsare gli investitori ingannati. Tuttavia, secondo quanto emerge dalla dichiarazione, PayPal avrebbe congelato i suoi conti temendo che l’uomo avesse utilizzato carte di credito rubate o fraudolente.

Non sono un ladro”, ha avanzato Zaslavskiy davanti al giudice federale, che ha tuttavia risposto con le seguenti parole: 

“Sei un ladro. Hai preso qualcosa che non ti apparteneva sotto false pretese. Questo è un caso molto insolito per svariate ragioni. Implica nuove tecnologie e nuove valute. Ma non c'è nulla di nuovo nella menzogna o nella frode flagrante."