Pat Toomey, senatore della Pennsylvania e uno dei membri di alto grado del Senate Banking Committee, ha suggerito che il Congresso dovrebbe intervenire in termini di legislazione nel caso in cui la Securities and Exchange Commission (SEC) non riesca a fornire indicazioni sufficienti sulle criptovalute.

In un annuncio rilasciato venerdì dal Senate Banking Committee, Toomey ha affermato di essere insoddisfatto delle risposte che il presidente della SEC, Gary Gensler, ha fornito sulle differenze tra security e commodity per quanto riguarda progetti con token e stablecoin. Il senatore ha messo in discussione alcune delle apparenti disparità nelle azioni esecutive tra compagnie crypto e società di consulenza come Glass Lewis per simili accuse di fornire “informazioni fraudolente e ingannevoli.

Perché gli investitori possano beneficiare di un mercato equo e competitivo, le agenzie federali dovrebbero rispondere a domande su se e come tecnologie nuove ed emergenti rientrano sotto normative esistenti,” ha spiegato Toomey. “L’incapacità del presidente Gensler di fornire norme chiare sulle criptovalute sottolinea la necessità di intervento da parte del Congresso.

In precedenza, Toomey ha supportato l’iniziativa che vedrebbe il governo statunitense lanciare una central bank digital currency, e ha indicato che voterebbe a favore del candidato scelto dal presidente Joe Biden come prossimo presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Inoltre, il senatore ha guidato uno sforzo bipartitico ad agosto per emendare alcune delle disposizioni nella legge sulle infrastrutture approvata di recente per escludere sviluppatori, miner e altri operatori nel settore crypto. Diversi legislatori statunitensi hanno proposto soluzioni ai requisiti di rendicontazione fiscale in seguito all’approvazione della legge da parte di Biden. Qualche mese fa, Toomey aveva dichiarato che il Congresso si sarebbe ritrovato costretto a “farlo in una legislazione successiva.

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Anche se il Congresso non ha ancora agito sulle crypto come suggerito da Toomey, sia la Camera che il Senato erano occupate ad approvare una legge volta a estendere i finanziamenti per il governo statunitense fino al 18 febbraio, evitando così una chiusura. Ieri, il presidente Biden ha convertito in legge il "Further Extending Government Funding Act.”