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Derek AndersenDerek Andersen

Il WEF pubblica alcune raccomandazioni per il governo e l'industria in merito alla regolamentazione dei crypto asset

Il World Economic Forum ha analizzato gli approcci normativi al fine di incentivare la cooperazione tra le organizzazioni internazionali, le autorità di regolamentazione e l'industria crypto

Il WEF pubblica alcune raccomandazioni per il governo e l'industria in merito alla regolamentazione dei crypto asset
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Il World Economic Forum ha pubblicato un white paper sulla regolamentazione dei crypto asset, assistito dal Digital Currency Governance Consortium. Secondo il documento, la necessità di una regolamentazione è urgente e la cooperazione è fondamentale.

Il coordinamento globale è necessario per la regolamentazione degli asset crittografici al fine di prevenire l'ambiguità, l'arbitrio normativo e l'applicazione incoerente, sostiene il documento. Gli autori hanno individuato una serie di sfide alla regolamentazione dei crypto asset, tra cui il presupposto di "stessa attività, stessa regolamentazione":

"I crypto asset e il loro ecosistema non sempre si adattano perfettamente all'attuale approccio normativo basato sulle attività e incentrato sugli intermediari, anche quando queste attività rispecchiano quelle del settore finanziario tradizionale."

L'anonimato fornito dai crypto mixer, dai wallet self-hosted e dagli exchange decentralizzati complica ulteriormente la regolamentazione. Nel frattempo, la crescente interconnessione con la finanza tradizionale aumenta i potenziali rischi di contagio provenienti dal settore cripto, che recentemente è stato pieno di "turbolenze".

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Il documento presenta diverse classificazioni dei quadri normativi a scopo di confronto. Sono state prese in considerazione la regolamentazione basata sui risultati, che si caratterizza come "stesso rischio, stesso risultato normativo", e quella basata sul rischio, in cui il livello di intervento normativo è determinato dal livello di rischio dell'attività.

La regolamentazione agile "adotta un approccio reattivo e iterativo, riconoscendo che lo sviluppo di policy e normative non è più limitato ai governi, ma è sempre più uno sforzo di più soggetti". Come esempi di un approccio normativo agile sono stati citati i sandbox normativi, le linee guida e le lettere di non obiezione dei regolatori.

La Financial Market Supervisory Authority svizzera è stata citata come esempio di regolatore agile. La Svizzera e il Giappone sono stati portati come esempi di autoregolamentazione e coregolamentazione.

Solo gli Stati Uniti sono stati indicati come la patria della regolamentazione tramite enforcement. Gli autori hanno scritto:

Questo approccio non è raccomandato per costruire un quadro normativo, poiché la "regolamentazione attraverso enforcement" preclude qualsiasi discussione significativa su ciò che dovrebbe e non dovrebbe essere regolamentato".

Il documento contiene tre raccomandazioni generali rivolte alle organizzazioni internazionali, alle autorità di regolamentazione e al settore delle criptovalute. Il documento enfatizza le migliori pratiche di condivisione e coordinamento. "I politici e le parti interessate del settore devono collaborare tra le varie giurisdizioni per garantire coerenza e chiarezza", scrivono gli autori. " Visto che queste nuove tecnologie partono da una posizione di trasparenza, è possibile immaginare strumenti normativi ancora migliori per affrontare le problematiche transfrontaliere".

Traduzione a cura di Matteo Carrone