Wilshire Phoenix, una società di asset management con sede a New York, ha risposto al rigetto della propria proposta di exchange-traded fund (ETF) sul Bitcoin (BTC) da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.

L'azienda afferma di essere "molto delusa" dalla decisione della SEC, sottolineando che ha fatto di tutto per garantire il rispetto delle aspettative dell'agenzia:

"Abbiamo fatto ogni sforzo per attirare l'attenzione della SEC su questo importante problema, ci siamo sottoposti ad un'analisi approfondita che è stata messa a disposizione del personale della SEC, abbiamo presentato dati chiave e ci siamo offerti di fornire informazioni aggiuntive per facilitare la quotazione di un tanto necessario ETP sul Bitcoin regolamentato negli Stati Uniti. Sfortunatamente, l'ordinanza mostra che tutti questi sforzi non hanno ricevuto la piena attenzione della SEC. "

La sentenza SEC continua a minacciare la sicurezza degli investitori statunitensi

Wilshire Phoenix ha presentato il suo "United States Bitcoin e Treasury Investment Trust" alla SEC nel gennaio 2019. La società ha descritto il fondo come un modo per "fornire agli investitori un'esposizione a Bitcoin in un modo più efficiente, conveniente e meno volatile rispetto all'acquisto stand-alone."

Nonostante l'impresa abbia apportato sei emendamenti alla sua domanda in 13 mesi, la SEC ha respinto la proposta di Wilshire Phoenix il 26 febbraio citando preoccupazioni relative a manipolazione del mercato e protezione degli investitori.

William Herrmann, amministratore delegato di Wilshire Phoenix, ha risposto sostenendo che un ETF sul Bitcoin regolamentato fornirebbe agli investitori retail un mezzo più sicuro per accedere al mercato Bitcoin, e ha aggiunto che la domanda per il settore crypto continuerà a crescere indipendentemente dalla sentenza della SEC:

“Molti investitori retail stanno già investendo in questo prodotto e la domanda continua a crescere ogni giorno. Il nostro ETP è stato creato per fornire agli investitori un'esposizione al Bitcoin attraverso un mezzo regolamentato e trasparente che mitiga anche la volatilità. A mio avviso, la Commissione ha fatto un grande disservizio al pubblico respingendo questa domanda."

SEC "riluttante" ad approvare i prodotti che offrono esposizione a Bitcoin

Il 26 febbraio, la commissioner della SEC Hester Peirce, nota con il soprannome di "Crypto Mom" ​​nella comunità crypto, ha rilasciato una dichiarazione in totale disaccordo alla sentenza.

La Peirce sostiene che la SEC "applica uno standard unico e particolarmente elevato" all'Exchange Act quando si tratta di valutare le proposte relative alle criptovalute, aggiungendo che la sentenza è solo "l'ultima di una lunga serie di sentenze di disapprovazione" emesse riguardo a "prodotti correlati a Bitcoin".

Pertanto, conclude che la SEC sia "riluttante" ad approvare "qualsiasi prodotto" che offre esposizione a Bitcoin:

"Questa linea di disapprovazione mi porta a concludere che questa Commissione non sia disposta ad approvare il listing di qualsiasi prodotto che fornirebbe accesso al mercato dei Bitcoin e che nessun deposito soddisferà gli standard mutevoli che questa Commissione insiste nell'applicare unicamente ai prodotti relativi a Bitcoin."

Herrmann ha fatto eco alle dichiarazioni della Peirce, affermando: "La SEC ha creato un test [per gli exchange-traded product] relativi a Bitcoin che è chiaramente incompatibile con lo Exchange Act."