Tre dei dieci più grandi progetti lanciati durante l'era delle Initial Coin Offering (ICO) sono praticamente inattivi o del tutto defunti. E dei rimanenti sette, la maggior parte non è oggi particolarmente rilevante.
Esaminando alcuni dei grandi protagonisti della "ICO Mania" del 2017-2018, scopriremo che non sempre raccogliere centinaia di milioni di dollari permette di risolvere tutti i problemi; al contrario, a volte ritrovarsi fra le mani così tanti soldi non fa altro che peggiorare le cose.
EOS
Nel 2017, Brendan Blumer e Dan Larimer hanno proposto una nuova blockchain ultraveloce – EOS – che avrebbe offerto una grande scalabilità sia verticale che orizzontale per le applicazioni decentralizzate.
Block.one, la società che gestisce EOS, ha concluso la sua ICO della durata d'un anno nel 2018, raccogliendo la cifra sbalorditiva di 4,2 miliardi di dollari. Ad oggi, rimane la più grande vendita di token di sempre.
Ma Block.one ed EOS non hanno conquistato il mondo delle criptovalute come previsto. L'azienda si è fatta distrarre da altri progetti, non correlati alla sua missione principale: ha infatti lanciato un exchange decentralizzato chiamato Bullish, nonché investito 180 milioni di dollari in una piattaforma social chiamata Voice.
Block.one si è improvvisamente ritrovata tra le mani un sacco di soldi, e questo potrebbe aver distratto l'azienda dal suo obiettivo originale. Nel 2021, la community di EOS ha creato la EOS Network Foundation per sostenere la crescita del progetto in maniera indipendente da Block.one. Nel maggio 2024, la EOS Network Foundation ha annunciato un nuovo modello per il token, eliminando la tokenomics inflazionistica e introducendo un'offerta massima di 2,1 miliardi di monete.
Al momento EOS (EOS) vanta un market cap di 770 milioni di dollari, e viene scambiato a un prezzo di circa 0,52$. Siamo ben lontani dal picco di 22,71$ raggiunto nell'aprile del 2018.
Stato del progetto – Attivo
Telegram Open Network
I fratelli Pavel e Nikolai Durov avevano grandi piani per Telegram Open Network: se il progetto si fosse mai materializzato, la rete e la sua valuta nativa Toncoin (TON) avrebbero supportato funzioni di messaggistica, condivisione di file e layer di anonimizzazione.
Sebbene la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti abbia permesso ad altri progetti blockchain di continuare le operazioni dopo il pagamento di una multa, nel caso di Telegram Open Network il regolatore è stato molto meno clemente. Dopo aver raccolto 1,7 miliardi di dollari tramite una ICO, la SEC ha vietato a TON di lanciare il suo token e ha ordinato a Telegram di rimborsare gli investitori. Inoltre, ha multato l'azienda per 18,5 milioni di dollari.
Nonostante la SEC abbia costretto Telegram ad abbandonare il progetto, TON è sopravvissuto grazie all'impegno della community. Sviluppatori e appassionati di tutto il mondo si sono riuniti per continuare lo sviluppo open-source di questa blockchain, dando vita a The Open Network e alla TON Foundation.
In seguito è anche stato lanciato Toncoin, il token nativo di The Open Network.
Stato del progetto – Rinato e attivo
Tezos
Tezos sembrava un progetto molto promettente: guidato da Arthur e Kathleen Breitman, marito e moglie statunitensi, offriva una visione molto interessante della blockchain che ha attratto l'interesse dei crypto-investitori.
L'idea? Creare una criptovaluta che permettesse ai detentori dell'asset di influenzare la direzione futura della blockchain. Avrebbe inoltre eliminato lo spettro degli hard-fork: ogni volta sarebbe sorto un disaccordo, un voto democratico avrebbe risolto la questione.
Nel luglio 2017, Tezos ha infranto i record di crowdfunding: tramite la vendita del suo token, il progetto ha raccolto 232 milioni di dollari in Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH). Le aspettative erano molto alte, ma presto sarebbero sorti dei problemi.
Poco dopo la conclusione della ICO, i due Breitman e Johann Gevers (presidente della Tezos Foundation) hanno litigato.
Con i dirigenti del progetto ai ferri corti, lo sviluppo della blockchain "democratica" si è arrestato. Gevers fu costretto a dimettersi dalla Tezos Foundation nel febbraio del 2018, ma la crypto-community aveva ormai perso interesse.
Come se non bastasse, poco dopo Tezos ha attirato le attenzioni della SEC per la presunta vendita di titoli non registrati. Da lì è seguita una class-action.
Tra cause giudiziarie, drammi, litigi pubblici e ritardi nello sviluppo, Tezos è lentamente scomparso dalla coscienza collettiva. Ma il progetto continua a vivere: oggi il market cap di Tezos (XTZ) è di 698 milioni di dollari. Il prezzo del token è di 0,70$, in calo del 92% rispetto al massimo storico di 9,12$ raggiunto nell'ottobre del 2021.
Grafico storico di Tezos. Fonte: CoinMarketCap
A giugno di quest'anno la società ha rilasciato una roadmap aggiornata, Tezos X, che introdurrà blocchi più veloci e una maggiore scalabilità tramite "smart rollup."
Stato del progetto – Attivo
Filecoin
Filecoin, che nel 2017 ha raccolto 233 milioni di dollari, è un progetto che permette l'archiviazione di dati su un network decentralizzato: l'hype è passato da tempo, ma il progetto è ancora attivo e offre esattamente ciò che aveva promesso durante la campagna di raccolta fonti.
I "Decentralized Physical Infrastructure Network" come Filecoin sono stati uno dei principali trend del 2024. A marzo di quest'anno il prezzo di Filecoin (FIL) ha raggiunto un picco di 11,46$.
L'attuale capitalizzazione di mercato di FIL è di 2,2 miliardi di dollari, con un prezzo per token di 3,90$: in calo del 98,4% rispetto al picco di 236,84$ raggiunto nell'aprile del 2021.
Stato – Attivo
Dragon Coin
Nel 2018, "Dragon Inc." ha lanciato una ICO per Dragon Coin (DRG): un token per il gioco d'azzardo e un sistema di pagamento per il mercato asiatico dei casinò online. Stranamente, la roadmap prevedeva anche la costruzione di una "città culturale cinese" in Cambogia.
La ICO ha riscontrato un successo enorme, raccogliendo 320 milioni di dollari. Un mese dopo si è scoperto che il progetto era legato a Wan Kuok-koi, capo della triade "14K" di Macao. Wan era già stato condannato a 13 anni di carcere per gioco d'azzardo illegale, usura e associazione a delinquere.
Wan Kuok-koi (al centro) e il socio Chen Huimin (a sinistra) con il comandante delle guardie del corpo del primo ministro (a destra). Fonte: China-Cambodia Monitor
Sono poi emersi anche legami tra Dragon Coin e l'industria cinematografica tailandese, quando l'attore Jiratpisit "Boom" Jaravijit venne arrestato e nel suo conto bancario furono scoperti alcuni fondi della ICO.
Stato del progetto – Defunto
HDAC
Nel dicembre del 2017, la Hyundai Digital Asset Company – filiale della nota casa automobilistica sudcoreana – ha annunciato il suo ingresso nel settore blockchain con una ICO da 258 milioni di dollari.
HDAC aveva grandi progetti per una blockchain aziendale incentrata sull'Internet of Things, al fine di migliorare le catene di produzione dei suoi veicoli. Questo network si sarebbe anche potuto collegare ad altre blockchain e avrebbe supportato funzionalità legate all'e-sport.
Sembra che fino al 2020 il progetto fosse ancora operativo, ma gli aggiornamenti sono cessati poco dopo. Da quel momento, HDAC non è più stato menzionato dall'azienda.
Stato – Presumibilmente defunto
Sirin Labs
Dicembre 2017 è stato un periodo intenso per le ICO: in quel periodo, anche la società svizzero-israeliana Sirin Labs ha completato una raccolta fondi da 157,9 milioni di dollari.
Sirin Labs pianificava di creare un telefono blockchain a basso costo, e nel novembre del 2018 avrebbe lanciato il suo ultimo prodotto: Finney. Questo smartphone prendeva il nome dal pioniere della blockchain Hal Finney, e venne introdotto nel mercato a un prezzo di 1.000$.
Sebbene non fosse esattamente economico, costava certamente meno del precedente prodotto di Sirin Labs: Solarin, che veniva venduto alla cifra esorbitante di 16.000$.
Sebbene Sirin Labs sia effettivamente riuscita a portare il suo prodotto sul mercato, non è riuscita a prendere piede in un settore altamente competitivo come quello dei telefoni cellulari.
Stato – Defunto
Bancor
Nel giugno del 2017 Bancor ottenne 153 milioni di dollari, diventando una delle ICO più grandi e di maggior successo di sempre. L'azienda è tuttora operativa e il suo progetto di punta è Carbon: un exchange decentralizzato per il trading on-chain.
L'8 luglio 2019 Bancor ha limitato l'accesso alla sua piattaforma da parte dei clienti statunitensi, citando una mancanza di chiarezza da parte delle autorità di regolamentazione. Una scelta lungimirante, date che nel febbraio del 2021 un giudice statunitense ha respinto una causa contro Bancor proprio perché l'azienda non operava in quella giurisdizione.
La capitalizzazione di mercato di Bancor (BNT) è di 63 milioni di dollari. Il token viene attualmente scambiato per 0,50$, in calo del 95% rispetto al picco di 10,72$ raggiunto a gennaio 2018.
Stato – Attivo
Bankera
Bankera, un'alternativa ai conti bancari tradizionali, ha concluso la sua ICO nel febbraio 2018: la compagnia ottenne la ragguardevole cifra di 153 milioni di dollari.
Il token BNK di Bankera era basato sullo standard ERC-223, che si dimostrò essere una pessima scelta da parte del team di sviluppo. Nel febbraio 2022 l'azienda ha annunciato il lancio di un nuovo token BNK, questa volta basato sul più comune standard ERC-20.
A volte essere pionieri non paga. Attualmente il market cap di Bankera è di circa 700.000$, e il token BNK viene scambiato per 0,07$.
Stato – Pressoché defunto
Polkadot
Terminiamo questo elenco con Polkadot, progetto fondato da Gavin Wood, che era stato anche uno dei founder di Ethereum.
Nell'ottobre del 2017 la ICO di Polkadot ha raccolto 145 milioni di dollari, introducendo una nuova tecnologia nota come "parachain." Polkadot funge da Layer di base, su cui vengono costruite altre blockchain dette appunto parachain.
Nel maggio 2024, un report di Messari ha rivelato che gli indirizzi attivi giornalieri di Polkadot hanno raggiunto il massimo storico di 514.000: un aumento del 48% rispetto al primo trimestre dell'anno, e del 192% rispetto a sei mesi precedenti.
Polkadot continua pertanto a prosperare, a differenza di altri progetti nati nello stesso periodo grazie a delle ICO.
Polkadot (DOT) è un token inflazionistico che viene attualmente scambiato per 4,65$, in calo del 91,5% rispetto al suo massimo storico di 54,98$ raggiunto nel novembre del 2021. Il suo market cap è di 6,5 miliardi di dollari.
Stato – Attivo