Il 16 dicembre Bitcoin (BTC) è sceso sotto i 16.800 $, raggiungendo il livello più basso in più di due settimane. Soprattutto, il movimento è stato un'inversione di tendenza rispetto all'eccitazione momentanea che il 14 dicembre aveva portato al picco di 18.370 $.

Curiosamente, in sette giorni Bitcoin è sceso del 3,8%, rispetto al 3,5% dell'indice S&P 500 nello stesso periodo. Da un lato, quindi, i tori del Bitcoin possono essere confortati dal fatto che la correlazione ha giocato un ruolo fondamentale; dall'altro, però, il 15 dicembre sono stati liquidati 206 milioni di dollari di contratti futures sul BTC.

Alcuni dati economici preoccupanti provenienti dal settore dei prestiti auto hanno messo in difficoltà gli investitori, in quanto il tasso di insolvenza dei consumatori a basso reddito ha superato i livelli del 2019. Le preoccupazioni sono emerse nel momento in cui la rata mensile media per un'auto nuova ha raggiunto i 718 $, un aumento del 26% in tre anni.

Inoltre, le banche centrali degli Stati Uniti, dell'Inghilterra, dell'Unione Europea e della Svizzera hanno aumentato i tassi di interesse di 50 punti base, raggiungendo picchi pluriennali, evidenziando che i costi dei prestiti continueranno ad aumentare più a lungo di quanto il mercato sperasse.

L'incertezza nei mercati delle criptovalute è riemersa a seguito dell'improvviso abbandono dei loro servizi da parte di due dei più importanti revisori contabili, che hanno lasciato gli exchange in sospeso. La società di audit francese Mazars Group, che in passato ha lavorato con exchange come Binance, KuCoin e Crypto.com, ha cancellato dal suo sito web la sezione dedicata agli audit cripto.

Nel frattempo, anche Armanino, società di revisione contabile, avrebbe terminato i suoi servizi di auditing sulle criptovalute. Il revisore ha lavorato con diverse piattaforme di trading crypto come OKX, Gate.io e il travagliato exchange FTX. Curiosamente, Armanino è stata la prima società di revisione contabile a stabilire relazioni nel settore delle criptovalute, già nel 2014.

Diamo un'occhiata alle metriche dei derivati per capire meglio come si posizionano i trader professionisti nelle attuali condizioni di mercato.

Il premio delle stablecoin in Asia scende ai minimi di due mesi

Il premio USD Coin (USDC) è un buon indicatore per valutare la domanda dei cripto-trader cinesi retail. Misura la differenza tra gli scambi peer-to-peer basati in Cina e il dollaro statunitense.

Un'eccessiva domanda di acquisto tende a spingere l'indicatore al di sopra del fair value pari al 100%, mentre durante i mercati ribassisti l'offerta di mercato per le stablecoin viene completamente assorbita, causando uno sconto del 4% o superiore.

USDC peer-to-peer vs. USD/CNY. Fonte: OKX

Attualmente, il premio USDC si attesta al 101,8%, rispetto al 99% del 12 dicembre, indicando una maggiore domanda di acquisto di stablecoin da parte degli investitori asiatici. I dati hanno acquisito importanza dopo la brutale correzione del 9,7% registrata a partire dal 14 dicembre, quando è stato raggiunto il picco di 18.370 $.

Tuttavia, questo indicatore non deve essere considerato necessariamente rialzista visto che le stablecoin potrebbero essere state acquistate per proteggersi dai rischi di ribasso delle cripto — ovvero gli investitori stanno diventando più ribassisti.

Gli investitori con leva finanziaria stanno lentamente gettando la spugna

La metrica long-to-short esclude le esternalità che potrebbero avere un impatto unicamente sul mercato delle stablecoin. Inoltre, raccoglie i dati delle posizioni aperte dai clienti sui contratti spot, perpetui e futures trimestrali presenti negli exchange, offrendo così migliori informazioni sul posizionamento dei trader professionisti.

Ci sono occasionalmente delle discrepanze metodologiche tra i diversi exchange, quindi i lettori dovrebbero monitorare i movimenti anziché le cifre assolute.

Rapporto long-short di Bitcoin dei top trader degli exchange. Fonte: Coinglass

Secondo l'indicatore long-to-short, con la rottura al di sotto del supporto di 16.800 $, i trader professionisti hanno diminuito le loro posizioni long con leva finanziaria. 

Ad esempio, dal 14 dicembre il rapporto dei trader su Binance è leggermente diminuito da 1,11 all'attuale livello di 1,04. Al contempo, Huobi ha registrato una modesta diminuzione del suo rapporto long-to-short, con l'indicatore che nello stesso periodo è passato da 1,01 a 0,05.

Inoltre, per quanto riguarda l'exchange OKX, il 14 dicembre la metrica è passata da 1,00 all'attuale 0,98. In media, quindi, i trader hanno diminuito il loro rapporto leva-long negli ultimi cinque giorni, denotando una minore fiducia nel mercato.

Probabilmente è in arrivo un retest a 16.000 $.

Il premio modesto del 101,8% per le stablecoin in Asia, unito alle notizie sul calo dell'indicatore long-to-short dei top trader, racconta una storia di graduale cedimento al pessimismo da parte degli acquirenti.

Inoltre, la liquidazione di 206 milioni di dollari in contratti futures long su BTC segnala che i compratori continuano a utilizzare una leva finanziaria eccessiva, creando così la tempesta perfetta per un'altra fase di correzione.

Per ora, il prezzo del Bitcoin continua a dipendere fortemente dai mercati azionari tradizionali. Tuttavia, la debolezza dei dati macroeconomici e l'incertezza delle società di audit cripto fanno presagire ad un retest a 16.000$.

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