Secondo il colosso dell'investment banking Citigroup, i cambiamenti normativi potrebbero innescare una significativa adozione delle stablecoin e della tecnologia blockchain nel 2025.
In un report del 23 aprile, gli analisti di Citigroup hanno scritto:
"Nel 2025 potrebbe verificarsi il momento 'ChatGPT' della blockchain in termini di adozione nel settore finanziario e pubblico, grazie principalmente ai cambiamenti normativi."
La combinazione di un crescente sostegno normativo e dell'adozione da parte delle istituzioni finanziarie ha creato le condizioni perfette affinché il market cap delle stablecoin possa raggiungere i tra i 1600 e i 3.700 miliardi di dollari entro il 2030:
"Il principale catalizzatore per una maggiore accettazione potrebbe essere la chiarezza normativa negli Stati Uniti. Le nuove regolamentazioni potrebbero portare a una maggiore integrazione delle stablecoin , e più in generale della blockchain, nel sistema finanziario esistente. [...]
Il sostegno normativo e la crescente integrazione degli asset digitali nelle istituzioni finanziarie tradizionali stanno preparando il terreno per un maggiore utilizzo delle stablecoin."
L'amministrazione Trump si è dimostrata molto favorevole alle criptovalute, e i legislatori statunitensi stanno valutando normative sulle stablecoin come il GENIUS Act.
Un quadro normativo incentrato sulle le stablecoin sosterebbe anche la domanda di asset risk-free denominati in dollari, sia all'interno che all'esterno degli Stati Uniti:
"Gli emittenti di stablecoin dovranno acquistare titoli del Tesoro statunitensi, o asset a basso rischio comparabili, per ogni stablecoin emessa. [...] Entro il 2030, gli emittenti di stablecoin potrebbero detenere più titoli del Tesoro USA di qualsiasi singola giurisdizione."
Gli Stati Uniti continueranno a dominare il mercato delle stablecoin
Citigroup prevede che l'offerta di stablecoin rimarrà denominata principalmente in dollari statunitensi anche in futuro, mentre gli altri Paesi si concentreranno sulle valute nazionali o sulle CBDC:
"Sebbene il dominio del dollaro nei mercati globali possa evolversi nel tempo – con l'euro o altre valute promosse da normative nazionali – molti policymaker non-statunitensi potrebbero vedere le stablecoin come uno strumento per mantenere l'egemonia del dollaro.
La geopolitica rimane fluida. Se il mondo continuerà a spostarsi verso un sistema multipolare, è probabile che i decisori politici in Cina ed Europa cercheranno di promuovere Central Bank Digital Currencies (CBDC) o stablecoin emesse nella loro valuta nazionale."
Ad aprile, il market cap delle stablecoin ha superato i 230 miliardi di dollari, con un aumento del 54% rispetto al 2024. Attualmente Tether (USDT) e USDC (USDC) dominano il 90% del mercato. Tuttavia, la capitalizzazione delle stablecoin potrebbe stabilizzarsi intorno ai 500 miliardi di dollari se "le sfide legate all'adozione e all'integrazione persisteranno".
Anche il depegging è stato segnalato come un potenziale problema, con ben 1.900 casi registrati solo nel 2023. Tra questi anche il depegging di USDC in seguito al crollo di Silicon Valley Bank:
"Un grave evento di depegging potrebbe ridurre la liquidità del mercato crypto, innescare liquidazioni automatiche, compromettere la capacità delle piattaforme di trading di soddisfare i prelievi, e potenzialmente avere effetti più ampi sul sistema finanziario."