Gennaio è stato un mese da record sia per il prezzo di Bitcoin che per l'attività sul suo network: oltre 22,3 milioni di indirizzi unici hanno inviato o ricevuto BTC negli ultimi 31 giorni.
Tale traguardo è stata segnalato da Glassnode, aggregatore di dati sul mercato crypto, secondo cui gennaio ha visto il più alto numero mensile di indirizzi unici attivi nella storia di Bitcoin:
"ATH dell’attività del network #Bitcoin
A gennaio, oltre 22,3 milioni di indirizzi unici sono stati attivi nell’inviare o ricevere $BTC: è la cifra mensile più alta della storia di Bitcoin."
#Bitcoin network activity at ATH.
— glassnode (@glassnode) February 1, 2021
In January, more than 22.3 million unique addresses were active in the network sending or receiving $BTC – the highest monthly number in Bitcoin's history to date
Chart: https://t.co/yPPOix0KFx pic.twitter.com/yjWwYbRC98
Il picco di attività di gennaio ha superato il precedente record di oltre 21 milioni di indirizzi attivi, raggiunto a dicembre 2017. Da allora, tale valore non è mai sceso sotto i 10 milioni al mese.
Nonostante l'aumento dei wallet unici attivi, Glassnode ha anche sottolineato che il numero di "entità attive" sulla rete è diminuito significativamente da quando BTC ha raggiunto nuovi massimi all'inizio di gennaio. Glassnode definisce un'entità come "un cluster di indirizzi controllati dallo stesso soggetto di rete".
Lo scorso mese i volumi di trading di Bitcoin hanno raggiunto livelli record: specialmente intorno all’8 gennaio, quando BTC ha superato i 30.000$ e raggiunto un nuovo massimo storico a 42.000$. Tuttavia, nelle tre settimane successive abbiamo assistito a un forte consolidamento.
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Il 2 febbraio, Kraken, popolare exchange con sede negli Stati Uniti, ha annunciato di aver elaborato più transazioni durante il mese di gennaio 2021 che per tutto il 2019: lo scorso mese, 56 miliardi di dollari di asset che sono passati di mano sulla piattaforma.
Peraltro, a gennaio diversi exchange hanno affrontato vari problemi tecnici: sia lo stesso Kraken che Coinbase hanno dichiarato di voler introdurre misure volte a prevenire future interruzioni dei servizi in caso di simili aumenti del traffico.