Il 15 marzo, il prezzo di Bitcoin (BTC) è calato bruscamente del 6% in meno di quattro ore.

Tre fattori hanno contribuito a indebolire lo slancio di Bitcoin: l’apertura della nuova candela settimanale, i funding rate elevati e il supporto principale del rialzo proveniente dagli afflussi di stablecoin.

La nuova candela settimanale e un pullback di retest

In genere, con l’apertura di una nuova settimanale, Bitcoin assiste a una forte volatilità in quanto il trend nella giornata di lunedì potrebbe determinare le prestazioni del crypto asset per il resto della settimana.

Grafico giornaliero di BTC/USD con livelli chiave
Grafico giornaliero di BTC/USD con livelli chiave. Fonte: TradingView/Rekt Capital

Nelle ultime ore, come indicato dal trader pseudonimo “Rekt Capital,” Bitcoin ha tracciato una correzione estesa. Secondo il trader, potrebbe trattarsi di un “retest volatile”:

"BTC è sceso verso la zona rossa e persino superandola al di sotto, per ora. La giornata è appena iniziata quindi il prezzo potrebbe ancora affrontare questa zona rossa e trasformarla in supporto. Tecnicamente, $BTC sta effettuando un retest volatile.”

Se Bitcoin scivolerà sotto i 55.000$, il trader ha avvertito che una forte correzione verso il supporto a 46.700$ diverrà una possibilità reale.

Il mercato dei future era molto surriscaldato

Quando il prezzo di Bitcoin ha iniziato a calare, il funding rate dei future su BTC si trovava sopra lo 0,1% sui principali exchange.

Questo indica che la stragrande maggioranza del mercato aveva posizioni long o stava comprando Bitcoin, rendendola un’operazione sovraffollata.

Liquidazioni di long/short in BTC
Liquidazioni di long/short in BTC. Fonte: Bybt

Stando ai dati di Bybt, nelle ultime 24 ore 194.541 trader sono stati liquidati per un totale di circa 1,83 miliardi di dollari, la cifra più alta dal 21 febbraio. Il mercato dei future ha registrato liquidazioni a cascata dovute al surriscaldamento estremo.

Eventualmente, questa ondata di liquidazioni, ha spinto Bitcoin sotto i 57.000$, livello identificato dall’analista di Cointelegraph Markets Michaël van de Poppe come un supporto critico:

"Bitcoin aggrappato a malapena a questo livello critico. Necessario per la continuazione rialzista, altrimenti il prezzo ritorna nel range.”

Enormi depositi su exchange e afflussi di stablecoin

Prima della correzione, la piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant ha segnalato grandi depositi di BTC su Gemini.

Gemini è una piattaforma leader negli Stati Uniti, insieme a Coinbase, ed è considerato da molti un “whale exchange.”

Afflusso medio di Bitcoin su tutti gli exchange
Afflusso medio di Bitcoin su tutti gli exchange. Fonte: CryptoQuant

Ki Young Ju, CEO di CryptoQuant, ha spiegato:

"Questo deposito da 18.000 BTC è reale e indica una transazione tra wallet di deposito dell’utente e hot wallet di Gemini. La media degli afflussi su tutti gli exchange è salita alle stelle a causa di questo deposito. Se hai una posizione long fai attenzione alla tua leva.”

Oltre alla pressione di vendita delle whale, il fatto che il recente rally di Bitcoin sia stato spinto da afflussi di stablecoin sugli exchange rappresenta un altro segnale ribassista.

Ju ha sottolineato che il rally è stato supportato da capitale in stablecoin invece di istituzioni statunitensi:

"Il Coinbase Premium Index è sempre stato molto elevato mentre il prezzo di $BTC superava i 20.000$, 30.000$, 40.000$ e 50.000$. Quando il prezzo ha superato i 60.000$, era fortemente negativo. Questa bull-run verso i 60.000$ non è spinta dalle istituzioni statunitensi, è dovuta completamente alle stablecoin.”