Bit Digital, società di mining di criptovalute con sede a New York, ha riferito che due dei suoi partner di hosting hanno cessato le operazioni di oltre 4.800 mining rig a seguito di interruzioni di corrente in diverse strutture.

In un annuncio di giovedì, Bit Digital ha affermato che una sottostazione situata alle Cascate del Niagara è stata danneggiata da "un'esplosione e un successivo incendio", costringendo il suo partner Blockfusion USA a mandare offline 2.515 miner di Bitcoin (BTC) e 710 miner di Ether (ETH). Inoltre, il suo partner Digihost ha subito una simile interruzione di corrente in una struttura nel North Tonawanda, New York, con la conseguente disconnessione di 1.580 miner.

Bit Digital sottolinea comunque che l'esplosione non ha danneggiato in maniera diretta alcun dispositivo per il mining, ma soltanto la sottostazione che fornisce elettricità. Inoltre, le strutture di mining non sono state la causa dell'incidente, che andrebbe invece attribuita ad "apparecchiature difettose di proprietà dell'azienda elettrica:" richiederà pertanto un rimborso per le mancate entrate derivanti dall'estrazione di criptovalute.

"Blockfusion sta lavorando con la struttura e il suo assicuratore per ripristinare l'energia il più rapidamente possibile," ha affermato Bit Digital. "Speriamo che le operazioni possano riprendere entro poche settimane, ma al momento non abbiamo garanzie sui tempi."

La società di mining e i suoi partner possiedono complessivamente sei strutture negli Stati Uniti: tre a New York e una in Texas, Nebraska e Georgia. Ora che 4.805 dispositivi per il mining sono andati offline, Bit Digital riferisce che il suo hash rate è diminuito del 46,8%.

Quotata pubblicamente sul Nasdaq Stock Exchange, il prezzo delle azioni Bit Digital è sceso di oltre il 6% nelle ultime 24 ore. Di recente l'azienda ha tentato di rendere le proprie operazioni maggiormente ecosostenibili, riferendo che il 67% della sua energia per il mining proviene da fonti rinnovabili.