Bitcoin (BTC) sta cavalcando un’onda di sentiment positivo mentre si prepara a conquistare i 50.000$.

Dopo un weekend volatile in cui l’asset ha toccato un nuovo massimo storico, le aspettative riportano Bitcoin sotto i riflettori con l’avvicinarsi di un livello fondamentale — cosa lo aspetta?

Cointelegraph esamina cinque fattori che potrebbero contribuire a spostare il mercato nei prossimi giorni.

Azioni in aumento mentre il dollaro precipita

Le azioni continuano la loro scalata, proseguendo un rally da record che ha già spinto molti indici a livelli inesplorati.

Nonostante gli avvertimenti che presto il periodo positivo potrebbe volgere al termine, incluso l’indicatore di Warren Buffett la scorsa settimana, i mercati hanno aperto la giornata di trading di lunedì in positivo.

Il Nikkei giapponese ha raggiunto i 30.000 punti per la prima volta dal 1990, con una crescita dell’1,6%.

Correlazione mobile a 90 giorni di BTC vs. USD, VIX, oro, S&P500
Correlazione mobile a 90 giorni di BTC vs. USD, VIX, oro, S&P500. Fonte: Digital Assets Data

Allo stesso tempo la forza del dollaro statunitense continua a vacillare. L’indice del dollaro statunitense, che contrappone l’USD con un paniere di valute di partner commerciali, ha abbandonato il suo ultimo tentativo di ripresa nel weekend tornando nuovamente a testare il supporto a 90.

L’indice ha seguito un trend ribassista per buona parte dell’anno passato: Bitcoin ha approfittato dei periodi di debolezza e registrato correzioni durante riprese in controtendenza.

A lungo termine, comunque, la stampa di denaro da parte delle banche centrali sta assicurando che in molte giurisdizioni la situazione economica non recupererà le forze tanto presto.

Rispondendo a un post pubblicato il giorno di San Valentino dalla Banca Centrale Europea (BCE), Saifedean Ammous, autore del famoso libro “The Bitcoin Standard,” ha criticato duramente l’organizzazione. La BCE ha promesso di “continuare a finanziare condizioni favorevoli fino a quando la crisi sarà passata.

È per questo che le persone fiat trascorrono le loro patetiche vite nel panico da una crisi immaginaria all’altra,ha commentato.

“Un sacco di brrrrrr ad ogni crisi!”
Grafico orario del DXY
Grafico orario del DXY. Fonte: TradingView

50.000$ o non 50.000$? Questo è il dilemma

Per quanto riguarda Bitcoin, questa settimana gli investitori sono (principalmente) concentrati sul breve termine. Un evento in particolare è al centro delle discussioni nel settore: come e quando la più grande criptovaluta supererà i 50.000$.

Il weekend ha assistito a un tentativo di spezzare il più recente livello psicologicamente significativo, con una classica ondata di volatilità “fuori orario” che ha portato al nuovo massimo storico di 49.714$.

Con i venditori schierati sull’ultima linea di difesa, però, i rialzisti non sono riusciti a raggiungere i 50.000$ e BTC/USD si è ritirato prima di continuare il consolidamento intorno ai 47.000$.

Huh? Il mercato di #Bitcoin non sale in linea retta?ha riassunto lunedì un per niente sorpreso Michaël van de Poppe, analista di Cointelegraph Markets.

Van de Poppe ha avvertito più volte che il rally verticale di Bitcoin non è sostenibile senza diverse, e a volte intense, correzioni.

Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp)
Grafico orario di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Nel frattempo, l’analista filbfilb ha condiviso un nuovo grafico descrivendo le sue previsioni, con un potenziale target di fine mese a 78.000$ per BTC.

La serie di buone notizie che stiamo osservando mi fa pensare che questo sia perfettamente possibile,ha aggiunto in un commento su Twitter.

“I 50.000$ potrebbero essere uno squeeze, almeno stando al volume.”

Il target amplia le aspettative precedenti di filbfilb, secondo cui i 52.000$ formeranno il prossimo livello di consolidamento prima di un rialzo verso i 63.000$.

I pessimisti nocoiner annunciano la sconfitta

La “serie di buone notizie” citata da filbfilb si riferisce alle numerose istituzioni che stanno pian piano rivalutando Bitcoin, divenendo rialziste sulle future prospettive dell'asset digitale.

Solo la scorsa settimana Tesla ha investito 1,5 miliardi di dollari; la banca più vecchia degli Stati Uniti, BNY Mellon, ha annunciato che supporterà le criptovalute per i suoi clienti istituzionali. Ora tutti stanno aspettando che Morgan Stanley renda ufficiali le voci legate alla sua nuova scommessa su Bitcoin, che coinvolgerebbe la sua divisione di investimento.

Allo stesso tempo, gli oppositori della criptovaluta sembrano sempre più convinti dell’incapacità di fermarla attraverso mezzi tradizionali.

Un esempio lampante arriva dalla Nigeria, che la scorsa settimana ha visto i suoi stessi politici ammettere che Bitcoin ha distrutto il valore della valuta fiat nazionale, la naira.

Le criptovalute sono diventate un mezzo di transazione globale in cui è impossibile identificare chi possiede cosa,ha affermato il senatore Sani Musa.

“La tecnologia è così forte che non vedo cosa possiamo fare a riguardo con la regolamentazione. Bitcoin ha reso la nostra valuta quasi inutile o priva di valore.”

La situazione è molto diversa per chi ha già adottato, in diverse misure, un “Bitcoin standard.”

Persino Tesla, che ha investito all’inizio del 2021, ha già guadagnato il 40% sulla sua conversione di tesoreria da 1,5 miliardi di dollari. Grazie alla conferenza “Bitcoin for Institutions” organizzata qualche settimana fa dal pioniere MicroStrategy, probabilmente emergeranno altre storie simili.

Somiglianze “sconvolgenti” puntano a un prezzo di 274.000$ per BTC

Come spesso segnalato da Cointelegraph, diversi indicatori semplici e complessi evidenziano il potenziale di un rialzo considerevole del prezzo di Bitcoin su vari orizzonti temporali.

Allargando la visuale, i nuovi dati relativi al prezzo spot suggeriscono ciò che un analista crede essere una copia quasi identica del ciclo rialzista precedente.

È piuttosto sconvolgente che il grafico di Bitcoin sia quasi IDENTICO ad agosto 2017,ha twittato domenica Jack Purdy, un ricercatore del provider di dati Messari.

“Devo ricordarvi cosa è successo dopo?”

Rispondendo al tweet, il CTO e co-fondatore di Glassnode, Rafael Schultze-Kraft, ha calcolato che in base alla sua attuale posizione nel ciclo, BTC/USD potrebbe raggiungere i 274.000$: un aumento del 471%, in linea con gli eventi del 2017.

Grafico storico dei deflussi dai miner di Bitcoin
Grafico storico dei deflussi dai miner di Bitcoin. Fonte: Glassnode

Allo stesso tempo, Glassnode ha rilevato un fattore distintivo dal più recente halving di Bitcoin, avvenuto l’anno scorso. I miner, ad eccezione di alcune occasioni evidenti, stanno vendendo meno rispetto alle bull run precedenti, anche se il prezzo spot è molto più alto.

I bull market precedenti di #Bitcoin sono caratterizzati da maggiori deflussi di $BTC dai miner acquisiti negli anni precedenti,ha indicato lunedì la risorsa.

“Anche se stiamo vedendo deflussi leggermente più alti di vecchi BTC, lo stesso pattern non è emerso nell’attuale bull market.”

La candela settimanale più grande di sempre

Infine, per contestualizzare la price action della scorsa settimana, Bitcoin ha registrato la più grande candela settimanale nella sua storia.

Con una variazione positiva del 25%, pari a 9.800$, Bitcoin ha nuovamente aggiunto un quarto del suo valore nell’arco di sette giorni. Questa impresa segue vari eventi simili, inclusa la più grande candela giornaliera di sempre verso l’inizio di febbraio.

Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp)
Grafico settimanale di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Nel contesto di una tale performance, lunedì la correzione iniziata poco sotto i 50.000$ ha preoccupato ben poco gli analisti al di fuori dei media mainstream.

La vendita aggressiva da parte di grandi trader di derivati ha causato una grande divergenza nel CVD mentre il prezzo di $BTC si muoveva al rialzo (assorbimento dei venditori da parte dei compratori),ha spiegato filbfilb in un tweet.

“Il funding rate continua a diventare elevato alla resistenza, quindi probabilmente non è ancora il momento, ma rimango rialzista.”

Filbfilb si riferisce al funding rate in aumento sui principali exchange, che porta i trader long a pagare di più per mantenere le proprie posizioni in prossimità di livelli psicologicamente significativi.