In vista dell'attesissimo Merge di Ethereum con la Beacon chain, un rapporto di Nansen, piattaforma di analisi blockchain, evidenzia cinque entità che detengono il 64% degli Ether (ETH) in staking.
Il passaggio di Ethereum da proof-of-work a proof-of-stake avverrà nei prossimi giorni, a seguito degli aggiornamenti finali e degli shadow fork completati all'inizio di settembre. La componente chiave di The Merge prevede che i miner non vengano più utilizzati come validatori, ma siano sostituiti da staker che impegnano ETH per mantenere la rete.
Il rapporto di Nansen sottolinea che poco più dell'11% del totale di ETH in circolazione è in staking, con il 65% liquido e il 35% illiquido. Ci sono in totale 426.000 validatori e circa 80.000 depositanti. Il rapporto evidenzia anche un piccolo gruppo di entità che controlla una porzione significativa degli ETH impegnati.
Tre grandi cripto exchange rappresentano quasi il 30% degli ETH in staking, vale a dire Coinbase, Kraken e Binance. Lido DAO, il più grande provider di staking Merge, rappresenta la percentuale maggiore di ETH impegnati, con una quota del 31%, mentre un quinto gruppo non identificato di validatori detiene il 23%.
Lido e altri protocolli decentralizzati di liquid staking sono stati inizialmente creati per contrastare il rischio che gli exchange centralizzati accumulassero la maggior parte degli ETH in staking, dato che queste aziende sono tenute a rispettare i regolamenti giurisdizionali.
Il rapporto di Nansen sottolinea la necessità che Lido sia sufficientemente decentralizzato per rimanere resistente alla censura. I dati on chain mostrano che la proprietà del token di governance di Lido (LDO) è concentrata, e che gruppi di grandi holder sono potenzialmente a rischio di censura.
"Ad esempio, i primi 9 indirizzi (esclusa la tesoreria) detengono circa il 46% del potere di governance, e un piccolo numero di indirizzi domina tipicamente le proposte. Gli stake per una corretta decentralizzazione sono molto alti per un'entità con una potenziale quota di maggioranza di ETH in staking".
Nansen ammette inoltre che la comunità LIDO sta cercando attivamente soluzioni al potenziale rischio di eccessiva centralizzazione, con iniziative che includono la dual governance e la proposta di un set di validatori distribuiti legalmente e fisicamente.
Dato il continuo crollo dei mercati delle criptovalute, la maggior parte degli ETH in staking è attualmente in perdita, con un calo di circa il 71%. Mentre il 18% di tutti gli ETH impegnati è detenuto da staker illiquidi che sono in profitto.
Nansen suggerisce che questa categoria di staker è la più propensa a vendere i propri ETH una volta che i prelievi saranno abilitati dall'aggiornamento Shanghai. I timori di una grande svendita al momento del Merge sono tuttavia ingiustificati, poiché i prelievi di ETH saranno possibili solo da sei a 12 mesi dopo l'evento.
"Anche in questo caso, non tutti possono ritirare il proprio stake in una sola volta, poiché esiste una "coda di uscita" per i validatori simile alla coda di attivazione di circa sei validatori (di solito 32 ETH ciascuno) per ogni epoca (~6,4 min)."
Nansen osserva che se tutti i validatori ritirassero i loro ETH in staking e smettessero di essere validatori, ci vorrebbero circa 300 giorni considerando gli oltre 13 milioni di ETH impegnati.