Gli esperti legali avvertono che una sezione del disegno di legge sulle infrastrutture, la cui votazione è prevista per oggi, modifica una parte del codice fiscale e rende un reato penale l'incapacità da parte delle imprese e degli individui di segnalare le transazioni con beni digitali.

Abraham Sutherland, docente della University of Virginia School of Law, ha commentato che si tratta di una disposizione separata da quella inerente alla definizione di "broker", che aveva originariamente attirato l'attenzione quando la legge era al Senato:

"È un male per tutti gli utilizzatori degli asset digitali, ma è particolarmente ostico per la finanza decentralizzata. Lo statuto non proibirebbe completamente la DeFi. Imporrebbe invece requisiti di segnalazione che, dato il funzionamento della DeFi, sarebbero impossibili da rispettare".

Meltem Demirors, CSO di CoinShares, ha sollevato le sue preoccupazioni su Twitter in merito a ciò che percepisce come incostituzionale e anti-americano circa l'emendamento:

"Questa legge è incostituzionale e intrinsecamente anti-americana. I privati cittadini hanno il diritto alla privacy e alla libertà finanziaria. Assolutamente vergognoso."

L'emendamento alla sezione 6050I fa parte del disegno di legge sulle infrastrutture, che dovrebbe essere votato dalla Camera dei Rappresentanti oggi, 5 novembre.

Dal 1984, la sezione 6050I del codice fiscale richiede alle imprese e agli individui che ricevono denaro fisico o un bonifico bancario superiore a 10.000$ di presentare il modulo 8300 e segnalare le informazioni personali del mittente – come nome, indirizzo e numero di previdenza sociale – all'IRS. L'emendamento nella nuova legge include "qualsiasi asset digitale" nella definizione di "contanti".

L'applicazione di questa legge a DeFi e criptovalute solleva ovvie preoccupazioni sulla privacy, per quanto il rispetto della normativa sia di fatto impossibile per molti progetti.

Durante l'episodio del 26 ottobre di Unchained, presentato da Laura Shin, Sutherland ha spiegato che la sezione 6050I si è rapidamente evoluta per diventare uno strumento di lotta al crimine nella guerra alla droga durante tutti gli anni '80, commentando:

"Non si tratta tanto di tasse, quanto di lotta al crimine".

Se la 6050I venisse applicata alle transazioni di beni digitali, le imprese e molti individui che non riportano le informazioni del mittente all'IRS sarebbero considerati criminali. Le banche e altre istituzioni finanziarie sarebbero tuttavia esentate. Sutherland ha pubblicato un articolo su DeCential, spiegando le ramificazioni in dettaglio e concludendo che l'emendamento sarebbe costoso, impraticabile e pericoloso:

"L'emendamento alla sezione 6050I è un affronto allo stato di diritto e alle norme del processo legislativo democratico. È stato beatamente inserito in un disegno di legge di spesa di oltre 2.700 pagine, presumibilmente come una misura fiscale per ridurre il prezzo da mille miliardi di dollari della legge, anche se la sezione 6050I è in realtà una costosa disposizione di applicazione penale. La proposta merita attenzione adesso, finché c'è ancora tempo per fermarla."

Con una maggioranza di appena 221-213 nella Camera dei Rappresentanti e un'opposizione repubblicana unita, i democratici avranno bisogno di una quasi unanimità dalla loro parte per far passare la legislazione.