Secondo una ricerca di CryptoCompare, l'85% delle criptovalute permette agli sviluppatori di alterare il proprio protcollo in qualsiasi momento. Lo studio è stato pubblicato mercoledì 17 ottobre sul sito web della compagnia.

Per creare il report, CryptoCompare ha esaminato centinaia di progetti crypto e blockchain, rilevando una tendenza verso la centralizzazione, ottenuta tramite token di utility in esecuzione su server controllati.

Secondo la ricerca, ben l'85% dei protocolli su cui si basano i progetti possono essere modificati in qualsiasi momento a discrezione degli sviluppatori.

Fonte: CryptoCompare

La tassonomia annuale delle criptovalute rivela inoltre che il 55% degli asset crypto esistenti è in realtà centralizzato, mentre il 30% è semi-decentralizzato. In conclusione, solo il 16% degli asset può vantare un ecosistema completamente decentralizzato. Tuttavia, sommando le percentuali di CryptoCompare si ottiene 101% anziché 100%, quindi potrebbe esserci stato un errore in fase di stesura.

La situazione è lievemente migliore nel caso dei token utilizzati come metodo di pagamento. Secondo il rapporto, quasi il 41% di essi sarebbe centralizzato, mentre il 22% è centralizzato solo in parte.

Lo studio di CryptoCompare rivela inoltre che la maggior parte delle criptovalute può essere tecnicamente classificata come security. Per dimostrarlo, la ricerca ricorre alle linee guida stabilite dall'Autorità Federale di Vigilanza sui Mercati Finanziari (FINMA) della Svizzera.

Seguendo le linee guida della FINMA, Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) non sono delle security, poiché non hanno alle spalle un'impresa vera e propria e possiedono un alto livello di decentralizzazione. Tuttavia, secondo CryptoCompare, il 55% degli asset crypto potrebbe essere trattato come security e rientrare nella normativa vigente.

Come segnalato in precedenza, il mass media canadese Thomson Reuters, che possiede l'importante agenzia di stampa internazionale Reuters, ha stretto una partnership con CryptoCompare. La società si occuperà dei dati commerciali di 50 criptovalute per conto di Eikon, la piattaforma finanziaria desktop di Reuters pensata per gli investitori istituzionali.