Caro Lord Sugar Mountain,
Attenzione: al mio amico di Facebook che sta sviluppando una versione del metaverso che nessuno vuole.
Gli ultimi anni non devono certo essere stati facili. Il suo modello di business incentrato sulla centralizzazione e, successivamente, sull'indignazione ha ironicamente unificato molti di noi contro l'affidarsi troppo alla sua piattaforma di social media. Il suo governo – che ha prontamente fatto fuori il suo mal concepito progetto stablecoin poco dopo quella costosa campagna pubblicitaria globale – ha dato ascolto ai molti informatori che esponevano come la sua azienda ottenesse e vendesse i dati personali degli utenti. È stata chiamata per un'udienza. Anche se, ad essere onesti, avevano bisogno di parlare con lei anche per capire meglio la provenienza degli introiti derivanti dalle pubblicità digitali.
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Cosa fanno le persone quando messe all'angolo? Reagiscono, oppure fuggono. Mentre le mura si chiudono, sembra che lei abbia scelto di fuggire. Invece di affrontare i problemi radicati del suo modello di business ha semplicemente rinominato l'azienda, prendendo in prestito un termine cyberpunk coniato in un romanzo distopico del 1992 che tratta di fuga da un mondo in decadenza, e di una realtà alternativa illusoria che permette alle persone di distaccarsi completamente dal mondo fisico. Questa probabilmente non è la connotazione che aveva in mente quando ha ribattezzato l'azienda, ma è forse il modo più appropriato di definire ciò a cui sta lavorando.
Comprendere il Metaverso
Non c'è ancora una definizione definitiva del Metaverso, ma il tentativo di Grayscale presente nel loro recente rapporto ci si avvicina molto. Descrive il Metaverso come un insieme di mondi virtuali 3D interconnessi ed esperienziali, dove le persone possono socializzare in tempo reale per formare un'economia persistente di proprietà appartenenti agli utenti, che abbraccia il mondo sia digitale che fisico.
Mentre la maggior parte degli aggettivi in quella definizione sono soggetti a dibattito e interpretazione, uno in particolare è forse il più allineato con ciò che stiamo tentando di realizzare nel settore crypto: "di proprietà dell'utente." Nel metaverso, stiamo costruendo progetti come The Sandbox, Decentraland, Axie Infinity, My Neighbour Alice, Star Atlas e Revv Racing. Sono gli utenti stessi che alla fine possiedono il contenuto, sotto forma di asset NFT in-game. L'idea è che tutti abbiano uguale accesso ai mezzi di produzione, all'economia di gioco e al consumo radicati nella proprietà verificabile degli asset digitali. Inoltre questi beni in-game sono trasferibili, liberamente scambiabili su appositi marketplace e in futuro anche fra diversi mondi: la livrea della tua auto da corsa progettata per Revv Racing potrebbe essere inviata ad un altro wallet collegato a un altro gioco di corse.
Questa visione del Metaverso ha poco a che fare con la sua versione business di una nauseante partita di ping-pong in realtà virtuale (VR) con un amico d'infanzia in un diverso fuso orario, indossando un disorientante headset che scansiona tutto nella stanza, per poi ricevere pochi minuti più tardi una notifica che recita "Acquisti consigliati per te."
Sviluppare qualcosa di nuovo
Lei parla di sostituire le preziose interazioni sociali del mondo reale con una "esperienza" digitale immersiva, trascurando convenientemente che la sua azienda possiederà tutto di quell'esperienza, dagli elementi di gioco interattivi visibili fino ai metadati. Invece, la versione crypto del metaverso è guidata dalla stessa motivazione di altri progetti Web 3.0 in questo spazio: ricostruire il nostro mondo digitale per restituire la proprietà all'individuo. Non ha niente a che fare con la realtà virtuale o con la sua visione di un "mondo migliore".
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Stiamo sviluppando un nuovo ambiente in cui spendere il nostro tempo e la nostra creatività. Che sia ugualmente accessibile, radicato nella cripto-economia e, perché no, in futuro largamente gestito da organizzazioni autonome decentralizzate (DAO). Nonostante le corporazioni siano le benvenute a partecipare e produrre i propri asset nel metaverso crypto, non dovrebbero possederne una parte sproporzionata, poiché ciò toglie potere all'individuo e all'obiettivo principale in questione: creare un metaverso che sia di proprietà dell'utente.
I sogni centralizzati non hanno alcun diritto di curiosare nel metaverso. Non ce la faranno.
Questo articolo non contiene consigli di investimento. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.
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