Questo mercoledì nei Paesi Bassi sono esplose due lettere bomba, e un criminale anonimo ha richiesto un pagamento in Bitcoin per prevenire nuovi attacchi in futuro: lo rivela un annuncio recentemente pubblicato dalla polizia olandese.

La prima bomba è esplosa mercoledì mattina, in un ufficio di smistamento postale presso la banca ABN Amro di Amsterdam. "Il mio collega, che stava smistando la posta, ha sentito un suono sibilante provenire da un pacco e lo ha subito lanciato via", ha raccontato un testimone.

La seconda esplosione è avvenuta meno di un'ora più tardi, in una città di confine chiamata Kerkrade. Il pacco era stato inviato ad un business locale, la società di elettronica giapponese Ricoh.

Fortunatamente le due esplosioni non hanno causato alcun ferito. La polizia sostiene che le bombe erano state inviate assieme a delle note nelle quali il criminale richiedeva un pagamento in Bitcoin per prevenire ulteriori attacchi.

Lex van Liebergen, portavoce della polizia di Amsterdam, ha oggi commentato durante un'intervista sul portale d'informazione olandese De Telegraaf:

"È lecito credere che i due attacchi siano collegati, perché in entrambi è stata avanzata la medesima richiesta. [...] Ma non sappiamo ancora chi abbia inviato le bombe, stiamo ancora investigando."

La polizia non ha rivelato la quantità di Bitcoin richiesti dal terrorista.

Non è la prima volta che nei Paesi Bassi si assiste ad un caso del genere. Nel 2015 anche il "Jumbo bomber", così chiamato perché installava esplosivi nei supermercati Jumbo in tutto il Paese, aveva richiesto un pagamento in BTC.