Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d'America ha annunciato l’avvenuto arresto di Virgil Griffith, il quale si sarebbe recato nella Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) per mostrare in che modo utilizzare le criptovalute e la tecnologia blockchain per eludere le sanzioni internazionali.

Secondo quanto recentemente riportato, il trentaseienne Griffith è stato arrestato all'aeroporto internazionale di Los Angeles e sarà accusato di cospirazione contro l'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), che comporterà una pena a 20 anni di carcere. Riguardo l’accaduto si è espresso Geoffrey S. Berman, avvocato americano:

"Come presunto, Virgil Griffith ha fornito dettagliate informazioni tecniche alla Corea del Nord, sapendo che quanto detto potrebbe essere utilizzato per aiutare la Corea del Nord a riciclare denaro ed eludere le sanzioni. Nel fare ciò, Griffith ha compromesso il sistema sanzionatorio emanato dal Congresso e dal presidente americano, creato allo scopo di esercitare la massima pressione sul pericoloso regime della Corea del Nord."

L'IEEPA proibisce severamente ai cittadini statunitensi di esportare beni, servizi o qualsiasi forma di tecnologia nella RPDC previa licenza del Department of the Treasury, Office of Foreign Assets Control.

Anche prima dell’accaduto il Dipartimento di Stato americano vietò a Griffith, cittadino statunitense ma residente a Singapore, il permesso di visitare la Corea del Nord. Agendo in questo modo, egli ha disatteso quanto stabilito e, recandosi alla DPRK Cryptocurrency Conference, ha violato le sanzioni statunitensi contro la RPDC.

Anche William F. Sweeney Jr., assistente del vicedirettore dell'FBI, ha commentato in merito a quanto avvenuto: 

"Ci sono diverse ragioni per cui sono state imposte sanzioni alla Corea del Nord. Il paese e il suo leader rappresentano una vera e propria minaccia per la nostra sicurezza nazionale e per quella dei nostri alleati. Il signor Griffith si sarebbe recato in Corea del Nord senza il permesso del governo federale, e con la consapevolezza di ciò che stava facendo era contrario alla legge.

Non possiamo permettere a nessuno di eludere le sanzioni, perché le conseguenze dell'ottenimento di finanziamenti, tecnologia e informazioni da parte della Corea del Nord per promuovere il suo desiderio di costruire armi nucleari mettono a rischio il mondo. Ed è ancora più oltraggioso che un cittadino americano abbia scelto di aiutare un nostro avversario."

La Corea del Nord cerca di sottrarsi alle sanzioni

Secondo quanto riportato da Cointelegraph, la Corea del Nord è nelle prime fasi dello sviluppo di una criptovaluta volta ad aiutare la nazione ad eludere le sanzioni internazionali e trovare un modo per aggirare "il sistema finanziario globale dominato dagli Stati Uniti".

Alejandro Cao de Benos, il funzionario responsabile delle conferenze in materia di criptovalute della Corea del Nord, ha dichiarato che la moneta digitale sarà simile a Bitcoin (BTC) ma che la creazione del token è ancora in fase embrionale. Egli ha poi aggiunto che "per il momento non è in programma la digitalizzazione del won nordcoreano".