Per conformarsi ai nuovi requisiti antimonopolistici dell'Unione Europea (UE), Apple si sta preparando a consentire l'utilizzo di app store di terze parti sui suoi dispositivi, il che potrebbe essere visto come una grande vittoria per gli sviluppatori di app cripto e NFT, almeno in Europa.

Secondo un rapporto di Bloomberg pubblicato il 13 dicembre, i clienti europei potranno scaricare app alternative al di fuori dell'App Store di proprietà di Apple, in modo da evitare le commissioni del 30% e le restrizioni imposte

Al momento, le regole di Apple per le app NFT sono molto rigide e costringono gli utenti ad effettuare acquisti in-app soggetti alla commissione del 30%, senza che queste supportino i pagamenti in criptovaluta.

Il 1° dicembre, l'applicazione di questa regola da parte di Apple ha portato al blocco dell'aggiornamento del wallet self-custody di Coinbase, poiché Apple voleva "incassare il 30% delle gas fee" attraverso gli acquisti in-app, cosa che secondo Coinbase "non è assolutamente possibile".

Inoltre, Apple voleva che il wallet disabilitasse le transazioni NFT qualora non potessero essere effettuate tramite il suo sistema di acquisti in-app.

Alex Salnikov, co-fondatore di Rarible, un marketplace di NFT, il 13 dicembre ha twittato in risposta alla notizia affermando che si potrebbe costruire un "app store di criptovalute" e che sarebbe un "ottimo candidato" per una startup sostenuta da un venture capital.

L'apertura del proprio ecosistema da parte di Apple è una risposta al Digital Markets Act dell'UE che mira a regolamentare i cosiddetti "gatekeeper" e a garantire che le piattaforme si comportino in modo equo; parte della misura permette a "terze parti di interoperare con i servizi del gatekeeper stesso".

La normativa sarà applicabile a partire da maggio 2023 e le aziende dovranno adeguarsi completamente entro il 2024.

Apple non ha ancora deciso se si adeguerà al provvedimento che consente agli sviluppatori di installare sistemi di pagamento alternativi all'interno delle app che non coinvolgono Apple. Se si adeguerà, potrebbe introdurre sistemi di pagamento che consentano l'uso di criptovalute.

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Il gigante tecnologico sta valutando la possibilità di imporre requisiti di sicurezza per il software al di fuori del suo store, come la verifica da parte di Apple, nel tentativo di proteggere gli utenti dalle app non sicure.

Le modifiche all'ecosistema di Apple si applicherebbero solo all'interno dell'Unione Europea ma altre regioni dovrebbero approvare leggi simili, come la proposta di Open App Markets Act del Congresso degli Stati Uniti, presentata dai senatori Marsha Blackburn e Richard Blumenthal.