Come tutti gli appassionati di criptovalute certamente sapranno, a maggio di quest'anno assisteremo al dimezzamento delle ricompense per il mining di Bitcoin (BTC), un evento che secondo numerosi analisti accrescerà notevolmente il valore della criptovaluta. Il prezzo di Bitcoin è un dato estremamente importante per gli investitori, ma assolutamente cruciale per i miner della criptovaluta.

La verità è che, almeno inizialmente, l'halving metterà a dura prova la redditività di gran parte delle operazioni di mining. Per evitare di andare in rosso, molte di queste dovranno aggiornare il proprio equipaggiamento oppure chiudere del tutto i battenti.

Tuttavia, un'attenta pianificazione può aiutare a mitigare questi rischi. Ci sono diversi passaggi che i miner dovrebbero adottare per mantenere alta la redditività anche in seguito all'halving. Per comprendere tutti i fattori in gioco, è innanzitutto importante esaminare ciò che rende il mining redditizio:

  • Hash rate e difficoltà;
  • Consumi energetici;
  • Costo dell'energia;
  • Block reward;
  • Tasso di cambio fra BTC e USD.

Hash rate e difficoltà

Il termine "hash rate" indica il numero di hash che il network di Bitcoin riesce ad elaborare ogni secondo. Viene utilizzato per calcolare la potenza di calcolo della rete, vale a dire quante volte il network tenta di aggiungere un nuovo blocco alla blockchain di Bitcoin.

L'hash rate è un ottimo indicatore dello stato di salute della rete. Non può essere calcolato con precisione, ma può essere stimato in base alla difficoltà di mining corrente e al tempo di conferma dei blocchi.

Generare nuovi Bitcoin non è affatto semplice, e diventa sempre più difficile man mano che nuovi miner si uniscono al network. La difficoltà di mining è correlata all'hash rate complessivo del network, e pertanto al grado di competizione fra i miner: più persone tentano di risolvere un blocco e più questa operazione risulterà difficile.

I miner possono incrementare le proprie possibilità di successo impiegando dispositivi ASIC (Application-Specific Integrated Circuit), progettati appositamente per tale scopo e pertanto particolarmente efficienti. Inoltre, molto spesso i miner si uniscono a delle mining pool nelle quali i profitti vengono condivisi fra tutti i partecipanti. L'obiettivo finale del mining è generare un nuovo blocco sulla blockchain e ottenere ricompense maggiori rispetto ai costi.

L'halving non dovrebbe avere un impatto significativo sulla difficoltà di mining. Potremmo comunque assistere ad una sua leggera riduzione, in quanto è probabile che i miner meno efficienti, che non riescono più a generare profitti, abbandoneranno il network.

Consumi energetici

L'efficienza energetica dei dispositivi di mining ha un impatto enorme sulla redditività. Se i miner utilizzano una quantità eccessiva di energia, e in questo modo il costo dell'elettricità risulta più alto rispetto al valore della ricompensa, di fatto si è andati in rosso.

Un dispositivo più efficiente permette di consumare meno energia e, di conseguenza, generare maggiori profitti. E affinché l'attività di mining rimanga remunerativa anche in seguito all'halving, saranno necessari dispositivi con un alto tasso d'efficienza. Macchine più datate, come ad esempio l'Antminer S9, diventeranno obsolete e dovranno essere rimpiazzate con miner più moderni come l'Antminer S17.

Costo dell'energia

Ovviamente, non soltanto i consumi ma anche il costo dell'energia stessa è molto importante per un miner. In seguito all'halving quindi non saranno necessarie soltanto macchine estremamente efficienti, ma bisognerà anche condurre le proprie operazioni in luoghi dove il costo dell'elettricità risulta particolarmente basso.

I centri di mining colocation offrono un'alta potenza di calcolo e un basso costo dell'energia, nonché altri vantaggi come sorveglianza 24/7 e monitoraggio dell'equipaggiamento. Queste strutture all'avanguardia sono un'opzione oggigiorno molto popolare fra i miner.

Block reward

Questo è il fattore che verrà modificato dall'halving. Attualmente la ricompensa per la generazione di un nuovo blocco sulla blockchain è di 12,5 BTC, ma in seguito all'halving passerà a 6,25 BTC: questo significa che le entrate dei miner verranno pressoché dimezzate.

Per sopperire a questa riduzione, i miner dovranno incrementare la propria potenza di calcolo e ridurre i costi delle operazioni.

Tasso di cambio fra BTC e USD

Storicamente, il prezzo di Bitcoin ha sempre risposto in maniera positiva agli halving precedenti. Assisteremo a dei rialzi anche in seguito al dimezzamento di quest'anno? Nessuno può dirlo per certo: si tratta di un argomento molto discusso nella comunità delle criptovalute e le opinioni sono molto diverse fra loro.

Guardare avanti con uno sguardo al passato

Il nocciolo della questione è che i block reward verranno dimezzati, e pertanto anche le entrate complessive di tutti i miner. Se hash rate, consumi energetici e costi operativi dovessero rimanere invariati, è improbabile che un miner riesca a rimanere competitivo senza aggiornare anche il proprio hardware.

Quando si entra in questo settore, è importante non basare le proprie decisioni sulle emozioni. È molto meglio fare affidamento soltanto sui numeri e analizzare in maniera obiettiva i trend e gli indicatori chiave, così da incrementare al massimo le proprie probabilità di successo. Ed è fondamentale anche comprendere che le tendenze a lungo termine sono più indicative dei futuri movimenti del mercato rispetto alle fluttuazioni casuali.

Dando uno sguardo ai due halving precedenti, avvenuti nel 2012 e nel 2016, Bitcoin ha raggiunto nuovi massimi storici dopo circa un anno dal loro avvenimento: non c'è quindi alcun dubbio che anche l'halving di maggio avrà un impatto sul mercato. Nessuno può prevedere con certezza cosa accadrà, ma se la domanda per Bitcoin dovesse rimanere invariata mentre la scarsità aumenta, è lecito aspettarsi un incremento del prezzo. Di quanto, difficile dirlo.

Per chi è impegnato nel lungo termine, una buona pianificazione e un investimento in hardware di ultima generazione è molto importante. Inoltre, coloro che non possiedono personalmente l'equipaggiamento per il mining dovrebbero analizzare attentamente le opzioni di hosting e confermare fin da adesso prezzi competitivi in contratti pluriennali, così da semplificare la gestione dei costi nei prossimi mesi.

Un ultimo consiglio per i miner: valutate sin da oggi le vostre esigenze, con largo anticipo rispetto all'halving. Come disse una volta Benjamin Franklin, "If you fail to plan, you plan to fail."

Le opinioni espresse in questo articolo appartengono esclusivamente all'autore e non riflettono necessariamente il punto di vista di Cointelegraph

Dave Perrill è il CEO di Compute North. Veterano venticinquenne dell'industria IT e della sicurezza informatica, Perrill è profondamente interessato al settore del mining di criptovalute e alla tecnologia blockchain sin dagli anni della sua formazione. Ha fondato e successivamente venduto due aziende tecnologiche fra le quali SecureConnect, un provider di servizi Internet e sicurezza acquisito nel 2012 da Trustwave Holdings. Possiede anche un'ampia esperienza nel networking e nel data center engineering, nonché nella scalabilità di grandi sistemi IT e di sicurezza.